San Marino. La pessima qualità dell’informazione televisiva pubblica impone la nascita di una nuova tv… anche solo Web. … di Enrico Lazzari

Enrico Lazzari

C’era una volta, oltre alla Tv di Stato, una tv privata sammarinese: TeleSanMarino… Oggi, anzi da tanto tempo, non c’è più. E, vien da dire, c’è sempre meno anche la Tv di Stato con il suo Tg “distratto”, spesso superficiale che, talvolta, anziché informare, riesce a creare confusione nella cittadinanza su tematiche non sempre di facile comprensione ai più.

Prendiamo ad esempio la vicenda dell’art.3bis, una partita di giro, prettamente contabile divenuta nell’opinione pubblica –anche grazie alla “confusione” alimentata dalla superficialità dei servizi che la San Marino Rtv ha deditato alla tematica (clicca qui)- un ammanco di 10 milioni di euro e passa… Con relativa apertura della “caccia” a chi se li è “fregati”… Peccato che questa fantomatica “sparizione” sia storia vecchia, risalente al crack Cis, già dibattuta e già capace -giustamente- di generare un forte sdegno nella popolazione.

Non è questo, l’art.3bis dell’assestamento di bilancio che ha creato tensioni anche in maggioranza, comunque, il tema di questo mio intervento. La vicenda è già stata ampiamente spiegata, nel dettaglio nei giorni scorsi su queste stesse pagine (clicca qui). Intendo, invece, attirare l’attenzione sul ruolo che dovrebbe avere ogni organo di informazione, Tv di Stato in testa, ovvero informare.

Prendiamo poi la cronaca giudiziaria, spesso affrontata sui teleschermi senza citare i nomi dei protagonisti. Che senso ha? Che cronaca giudiziaria è in questo modo? Meglio non farla, non credete?

La Tv di Stato dovrebbe recuperare il suo ruolo di organo di informazione, senza limitarsi a riproporre dichiarazioni carpite a destra e a manca, come sembra talvolta fare ora. Non a caso è informazione pubblica, pagata con soldi pubblici. Non che siano soldi buttati, ben inteso… L’informazione dei cittadini, quando ben fatta, è uno dei cardini di ogni sistema democratico. Ma, così, è ben fatta? Vale i soldi che costa?

Forse, vien da pensare, a chi guida la San Marino Rtv, nell’attuale regime di monopolio, mancano gli stimoli… E un direttore generale sammarinese, come tale, si deduce, più affezionato alla comunità che non alla poltrona e alla relativa “dote”. I direttori “paracadutati” italiani, del resto, rarissimamente salgono sul Titano con entusiasmo e la stessa “mamma” Rai sembra aver utilizzato la Tv sammarinese per affidare la poltrona a qualche  dirigente ormai scomodo o “non gradito” in Viale Mazzini.

Un direttore sammarinese per la Tv di Stato, in ogni caso, appare oggi una chimera visti gli accordi in essere in materia radiotelevisiva fra San Marino e Italia. Ma una informazione televisiva di qualità, degna di essere definita tale, deve essere una priorità per ogni comunità.

Perchè nessuno ha mai pensato, fino ad ora, di “rifondare” la vecchia TeleSanMarino, magari approfittando dell’economicità e della libertà che garantiscono le nuove tecnologie, Internet su tutte?

Perchè, caro Marco Severini, visto il successo a cui hai saputo portare il tuo GiornaleSm, non ci pensi seriamente? Non credi che un appuntamento serale con l’informazione video possa essere -oltre che una valida opportunità imprenditoriale- uno stimolo capace di svegliare dal torpore della superficialità i giornalisti che guidano la Tv di Stato (un tempo più che ottima), la quale, oggi, offre -almeno a mio modesto parere- una informazione non approfondita e talvolta fourviante?

Enrico Lazzari