San Marino. “La peste, gli untori e la stupidità”

Cari Lettori,
avevo preannunciato alcune considerazioni sul degrado della scuola in rapporto anche al calo di produttività, ma quando ho notato l’assalto ai supermercati dove non si trovano più neppure le crocchette per gatti, ho pensato che forse è meglio tornare sul tema coronavirus.
Al momento i danni maggiori –specie all’economia – li ha provocati il panico.
Al momento si sa che questa infezione virale da sintomi simili a quelli della comune influenza, anche se il paragone non è proprio appropriato in quanto il coronavirus è completamente nuovo per il sistema immunitario degli umani mentre per i virus influenzali non è cosi.
In entrambi i casi sia la comune influenza, sia il coronavirus, tendono a dare, specie nelle persone più fragili, complicanze polmonari.
Per quanto riguarda il coronavirus, questi sono a tutt’oggi i principali dati epidemiologici:
l’85% dei colpiti ha sintomi lievi e rapidamente e spontaneamente guarisce, il 10 % ha complicanze respiratorie importanti, il restante 5% ha complicanze respiratorie gravi o gravissime e nel 2% dei casi subentra la morte.
Ovviamente la prognosi più grave o infausta riguarda persone anziane e /o già affette da patologie gravi.
Se questo quadro epidemiologico si confermerà nelle prossime settimane, potremo tutti essere rassicurati ed abbandonare quel clima di isteria collettiva che i media alimentano con telecronache “dal fronte” e chiacchiericcio da bar inconcludente e variante di ora in ora, ma perfetto per creare un allarme da guerra atomica.
Non è il virus Ebola che provoca una mortalità del 50-70 %. Nel caso del coronavirus siamo ad una mortalità intorno al 2 %. Non è poco ma non è neppure l’apocalisse!
Anche gli scienziati e i virologi più famosi, in conflitto fra loro, contribuiscono con interventi a spot e sui social ad alimentare questa confusione ma soprattutto il loro narcisismo.
Discussioni scientifiche sulla base di rilievi e dati dovrebbero svolgersi nelle sedi appropriate e i risultati, anche di volta in volta aggiornati, essere forniti alla pubblica opinione da poche, autorizzate e competenti autorità sanitarie.
Trovo che anche le continue passerelle di politici siano controproducenti.
Ovviamente mi riferisco prevalentemente all’Italia. San Marino non può che adeguarsi a disposizioni prese nei territori circonvicini, magari adattandole alle nostre specificità ed evitando il chiacchiericcio e le riunioni-adunata con decine di partecipanti quasi tutti incompetenti in materie igieniche ed epidemiologiche.
Non è la prima infezione potenzialmente pandemica.
Ricorda ad esempio la sars, l’aviaria ecc. che sono state gestite con misura e razionalità.
Dunque nervi saldi e comportamenti idonei come i tecnici ci suggeriscono.
Ah…i tecnici.
Dopo l’ubriacatura dell’uno vale uno, scopriamo che le competenze non si improvvisano. Speriamo che sia una svolta di fondo e che investa presto tutti i settori della società, politica compresa.
Seconda osservazione filosofica: la sicurezza assoluta non esiste. L’umanità ha fatto incredibili progressi per migliorare la vita e difenderla dai principali pericoli.
Si tratta però di un processo dinamico dove la certezza assoluta non si raggiunge mai. Abbiamo inventato antibiotici, vaccini ecc. ma anche i batteri e i virus hanno modificato le loro armi e le loro aggressività: c’è un equilibrio insomma.
Chiudo con un decalogo giuntomi per whatsapp un po’ serio ed un po’ ironico: mi sembra interessante.
Effetti positivi del coronavirus:
1) finalmente la gente si lava le mani
2) finalmente le famiglie resteranno a casa unite
3) finalmente non si intasano i pronto soccorso per sciocchezze
4) finalmente i bambini non saranno sfiniti da impegni, ma potranno fare veramente i bambini
5) finalmente la gente farà la spesa sotto casa invece di gonfiare i portafogli della grande distribuzione
6) finalmente puliranno i mezzi pubblici
7) finalmente diminuisce traffico e smog
8) finalmente il vecchietto non gira in rotonda 16 volte.
9) finalmente diamo ascolto gli esperti e non gli unologi (quelli dell’uno vale uno)
10) finalmente un po’ di democrazia sostanziale (il virus non guarda il reddito per attecchire).
Meditate gente, meditate.
Dario Manzaroli

Repubblica Sm