All’inizio era un portale di servizi e di notizie di approfondimento. Poi, ZOOMMA News è diventato “Lo Spazio espositivo Carlo Biagioli srl” dove si alternano e dialogano, ormai da molte stagioni, le più diverse discipline culturali. Qui tutto è un po’ vintage e un po’ naif, mescolato con quel buon gusto che sa diventare dissacrante senza perdere né la classe, né l’originalità. Per l’inizio della stagione 25/26, tra uno spritz e una cedrata come nella sua migliore tradizione, lo Spazio Carlo Biagioli ha calato un tris d’assi: tre autori tutti diversi tra loro, legati dal fil rouge del capovolgimento delle gerarchie abituali, uniti sotto un titolo curioso quanto avvincente: “La piuma sul cappello. Parole, storie e autori in libertà”.

“Abbiamo pensato di mettere in dialogo tre autori molto diversi per il genere che propongono” ha spiegato Anna Chiara Macina, lei stessa giornalista e scrittrice, deus ex machina (sarebbe più appropriato dire “dea”) di questo salotto letterario. “Ci piace trasmettere un messaggio di leggerezza pensosa, come quella piuma sul cappello, il dettaglio che attira attenzione con la sua capacità di dare quel tocco di poesia”. Un richiamo subliminale (ma non troppo) ad un periodo antico, quando la letteratura era la disciplina dominante dei salotti aristocratici; mentre la piuma simboleggia da sempre fierezza, appartenenza e identità, oltre che eleganza quando era messa sul cappello delle signore. “Insomma, concentrati sul dettaglio, mentre il mondo corre e si dà importanza alla globalizzazione, alla visione generale, mentre noi prestiamo attenzione a quello che ci può emozionare”.


Di solito è proprio lei a scegliere gli ospiti e presentarli con quella garbatezza e premura capaci di mettere a proprio agio anche chi non è abituato al pubblico, né al microfono.
In ordine di presentazione per questo primo mosaico di autori: Marco Guidi, fotografo e scrittore, con il suo libro “Bokeh”, un soft thriller sollecitato da un articolo di cronaca, che ha per protagonista un ipovedente; Alessia Paolini con il “Libro dell’incertezza”, un flusso di coscienza che si pone mille domande ma trova sempre poche risposte; Alessandro Carli, giornalista e scrittore, grande appassionato di teatro e di musica, con il suo “Frammenti di Pangea”, che propone una selezione di suoi articoli. Il quale Carli, rendendo omaggio alla leggerezza della piuma, ha anche imbracciato la chitarra per riproporre “Il gorilla”, una delle canzoni più divertenti e sarcastiche di De André, tra gli applausi sorpresi e calorosi del pubblico.
Ancora una volta, questo spazio piccolo ma prezioso, ha rivelato una vocazione culturale voluta e promossa dall’avvocato Carlo Biagioli, che ha sempre affidato la stessa dignità alla letteratura, alla grande musica, alla pittura, alla fotografia. “È uno spazio polivalente per fare quello che mi piace, discipline di cui sono amante fin da piccolo, quindi concilio queste arti qua dentro, invitando i miei amici e dando anche ad altri la possibilità di usufruire di un contenitore comune”.
Biagioli ha precisato che non ha sponsorizzazioni e che tutte queste attività elettive sono autofinanziate. “Lo faccio per puro piacere, non certo per un ritorno economico”. Sempre nel massimo rispetto delle istituzioni, a cui non ha mai chiesto niente. Insomma, un vero mecenate all’ombra del Titano, che sta guardando a progetti ancora più ambiziosi, tra cui una mostra d’arte. A novembre ci sarà una mostra fotografica di un’autrice che ha fatto un’importante esperienza in India. Di seguito, un altro fotografo che ha vissuto il boom della moda nella Milano da bere, quando esplosero quelle firme che divennero di importanza mondiale: da Armani a Versace, da Gian Marco Venturi a Dolce & Gabbana. Un mondo che l’artista cercherà di far rivivere attraverso la fotografia e l’arte. E poi ancora musica, la grande musica, dopo il successo dei concerti del Maestro Massimiliano Messieri e dei suoi allievi, addirittura cercando di adattare lo spazio ad un’orchestra e non più solo a terzetti e quartetti. Questo, da gennaio in poi. “Sono ambizioso, quindi ci proviamo”. Sulle ragioni di queste scelte, Biagioli ha quindi puntualizzato: “Vogliamo sempre autori e artisti sammarinesi, perché abbiamo personaggi di eccellenza ed è giusto dare loro tutta la visibilità che si meritano”.










