Di fronte ai complessi problemi con i quali il nostro Paese deve misurarsi, si ha la sensazione che da un po’ di anni a questa parte i responsabili della cosa pubblica pedalino su di un tapis roulant; pedalano e pedalano ma sono sempre fermi.
I componenti delle compagini cambiano, i “nuovi” si succedono pieni di dichiarata buona volontà, ma nulla accade. Calma piatta!
La crisi economica sembra inarrestabile, la disoccupazione giovanile è a livelli alti, il turismo arranca, la liquidità finanziaria langue, il sistema bancario si trova in grave difficoltà, il fondo pensioni è sempre più nei pensieri dei nostri governanti, ma tutto appare immobile, statico e la corsa sul tapis roulant non accenna ad arrestarsi.
D’altronde oggi viviamo nella civiltà dell’immagine e non della sostanza. L’importante oggi è apparire non essere.
L’importante è fare circolare selfie da tutto il mondo.
Sorrisi, strette di mano, sfondi eloquenti, dalla Cina, da New York, dall’oceano e dal deserto per dimostrare di esserci. A fare che cosa è meno chiaro visti i risultati, ma non importa…
Io ho l’impressione che si dovrebbe radicalmente cambiare registro per raddrizzare la barca, altrimenti il rischio è davvero grosso.
Comunque se le cose dovessero peggiorare potremo sempre arredare le nostre case con qualche selfie ben riuscito.
Sono soddisfazioni!
Augusto Casali