L’esecutivo sammarinese fibrilla. Emette scintille. Ma fioche.
La carcerazione di Mirella Frisoni, la breve detenzione per interrogarla e la scarcerazione all’indomani dell’arresto prelude a una sette giorni infuocata nell’Aula del Consiglio sammarinese.
La donna, durante gli interrogatori, ha ricostruito i flussi di denaro che hanno attraversato il proprio studio. La cifra contestatagli per una presunzione di riciclaggio è di 15 milioni di euro (a fronte di dichiarazioni dei redditi risibili nell’ordine di poche decine di migliaia di euro).
Gli inquirenti, soddisfatti, stanno ricaricando le armi in vista di un ulteriore duello al sole.
Tre nomi nuovi, tre personaggi di spicco che sarebbero stati perfettamente a conoscenza delle operazioni messe a punto da Mirella Frisoni. Due farebbero parte dell’attuale governo, l’altro sta ricoprendo un importante e fondamentale incarico istituzionale.
Il lavoro (o la missione) dei magistrati del Titano, coordinati dal dottor Alberto Buriani, prosegue praticamente senza sosta al fine di scoprire tutti quelli che vengono considerati i fiancheggiatori del nuovo business: banchieri, impiegati di banche e società finanziarie, professionisti, imprenditori, uomini (e donne) delle istituzioni che hanno supportato quella che gli inquirenti definiscono la spoliazione della collettività.
Il Paese è in fibrillazione.
Diciamo che è venuto a mancare il contratto sociale: quel tacito accordo tra popolo e politicanti alla base della nascita della società moderna, ossia di quella forma di vita in comune che sostituisce lo stato di natura, in cui gli esseri umani vivono in una condizione di instabilità e insicurezza per la mancanza di regole riguardo a quelli che sono i loro diritti e doveri.
Il polso del Paese, al di là delle boutade da bar, comincia a manifestare un’insofferenza crescente che allo stato delle cose diverrà sempre più difficile da arginare. E il Governo del Titano, alla luce dei fatti, si trova in difficoltà: musi lunghi e sguardi diffidenti.
E qualcuno ha quella sensazione che prima di un esame o durante un’innamoramento viene definita farfalle nella pancia.
La domanda è: Mirella Frisoni, per uscire in modo così repentino dalle patrie galere sammarinesi, che cosa ha detto o che nomi ha fatto per tornare a dormire nel proprio letto dopo solo una notte al fresco?
mb, La Tribuna
ps. La foot non c’entra nulla, ma l’abbiamo messa per attirare l’attenzione del lettore, e tanto per cambiare.