San Marino. “La politica deve avere una visione più ampia della sanità”. Contratti pluriennali, Mussoni: “Mi aspetto dal Consiglio una risposta veloce e costruttiva”.

Mussoni, Caruso, Manzaroli e RomeoProprio per far fronte a una situazione di difficoltà del reparto di Pediatria dell’ospedale di Stato di San Marino, che va avanti ormai da inizio marzo, a causa di un’inaspettata riduzione di personale, e, più in generale, per risolvere, da un punto di vista legislativo, i contratti degli specialisti sanitari che operano sul Titano, per mettere fine a un’emorragia dei medici verso l’Italia, che se non fermata al più presto potrebbe mettere in pericolo la tenuta stessa dell’Iss, il segretario di Stato alla Sanità Francesco Mussoni, il direttore generale dell’Iss Bianca Caruso, il direttore sanitario Dario Mazaroli e il più diretto interessato Nicola Romeo (primario del reparto di Pediatria), hanno presentato ieri pomeriggio le linee guida per la riorganizzazione del reparto di Pediatria.

Due sono gli obiettivi messi in campo dall’Iss per riorganizzare l’Unità operativa complessa di Pediatria: da una parte una migliore organizzazione e amministrazione del reparto e dall’altra una pediatria “integrata” tra ospedale e territorio, cioè una maggiore presenza territoriale del servizio pediatrico all’interno degli ambulatori e dei consultori presenti sul Titano.

Mussoni, il primo a intervenire durante la conferenza stampa, ha affermato che “per dare una risposta alle istanze provenienti dalla cittadinanza l’iter politico è già stata avviato”. Infatti la maggioranza e il Congresso di Stato hanno già approvato il progetto di legge “Disposizioni relative al personale medico dell’Istituto per la sicurezza sociale”, che sarà presentato in prima lettura nella prossima seduta del Consiglio Grande e Generale. “Da un lato – prosegue Mussoni – vogliamo riorganizzare Pediatria e dall’altro mettere fine alle difficoltà degli specialisti di rimanere a lavorare nel nostro ospedale”. Il progetto di legge prevede che la durata dei contratti dei professionisti sanitari passino da 3 a 5 anni, per rendere l’ospedale di Stato del Titano più attraente per i medici italiani.

In seconda battuta, Nicola Romeo dichiara che “abbiamo immaginato un nuovo modello organizzativo che rafforzi sia la pre- senza del pediatra in ospedale che quella nei centri sanitari territoriali per almeno 4 giorni a settimana, sia al mattino che al pomeriggio, in modo da tornare a garantire sia i “bilanci di salute” (visite annuali dopo il 1° anno di età del bambino), sia tutte le altre possibili problematiche che non sono considerate urgenze. Si strutturerebbero così
– prosegue Romeo – due equipe di specialisti che lavorerebbero in maniera aggregata garantendo il servizio ai propri assistiti in maniera continuativa.

La peculiarità di San Marino, rispetto all’Italia, è che noi garantiamo la presenza pediatrica h24 per 365 giorni l’anno: il genitore che ha bisogno di noi per qualsiasi problema troverà sempre un pediatra a rispondere. Oltre a mantenere tutti i servizi attuali di assistenza e reperibilità dei pediatri, aumenteranno le prestazioni pediatriche negli ambulatori del territorio”. Infine, conclude Romeo, “speriamo di risolvere quanto prima il problema delle risorse umane”.

Anche la Caruso nel suo intervento ha parlato di “una riorganizzazione di Pediatria che dall’ospedale si dirama in tutto il territorio. Con il nuovo assetto sarà sempre reperibile un pediatra durante il turno di notte, anche durante i giorni festivi. Negli ambulatori i pediatri

saranno presenti per almeno 4, 5 giorni a settimana giorni settima- na. Negli ambulatori vorremmo anche strutturare una sorta di pediatra di libera scelta”. Riguardo a quest’ultimo punto la Caruso dice che dovremo presentare il progetto anche ai sindacati perché siamo in- tenzionati a modificare la tipologia contrattuale. Il pediatra di libera scelta, detto anche pediatra di fami- glia, è il medico di fiducia preposto alla tutela dell’infanzia, dell’età evolutiva e dell’adolescenza. Vista la richiesta sempre maggiore da parte dei genitori che anche a San Marino venga offerto questo tipo di servizio, l’Iss ha deciso di collocare dei pediatri in alcuni ambulatori del territorio, fornendo un servizio ulteriore rispetto ai tradizionali servizi pediatrici ospedalieri.

Un altro aspetto toccato dalla Caruso riguarda la fascia di età che va dai 14 ai 18 anni, la quale, sottolinea, “rappresenta un periodo di tempo particolarmente complesso che ci sta preoccupando in maniera particolare e per questo abbiamo deciso di comprendere nella riorganizzazione di pediatria anche questa fascia di età, dedicandogli delle apposite strutture non solo prettamente mediche, ma anche assistenziali, proprio per intercettare quel disagio adolescenziale che abbiamo notato essere aumentato negli ultimi anni”. Il servizio pediatrico territoriale si occuperà quindi anche di quei problemi legati alla sfera della psicologia. Il servizio di vaccinazione ai bambini sarà inoltre trasferito dalla Medicina di base a Pediatria.

A tal proposito Manzaroli aggiunge che “Medicina di base manterrebbe le vaccinazioni dell’adulto, mentre i pediatri si faranno carico delle vaccinazioni obbligatorie per i bambini”.

Il direttore generale dell’Iss, riguardo alla mancanza di personale medico in pediatria, afferma che “è indispensabile fare un discorso culturale di appartenenza all’Iss. Chi lavora all’Iss – prosegue – deve organizzare le proprie ferie e il post parto anche in considerazione del lavoro e nel rispetto dei colleghi, e soprattutto non bisogna approfittare delle situazioni. I dipendenti dell’Iss devono avere un forte senso di responsabilità”.

Nel nuovo assetto sarà anche implementata la pianta organica del reparto: 8 medici, più il direttore Romeo. Fino a oggi, senza le 3 assenze, due per post parto e una per malattia lunga, l’organico era di 7 unità più il primario.

Al bando di selezione pubblica per un medico pediatra, scaduto il 30 aprile, comunicano che ha risposto un pediatra italiano che si è dichiarato particolarmente interessato. “La ricerca di altri pediatri continuerà anche nei prossimi mesi dei – afferma Manzaroli – e ci attendiamo che la politica capisca le nostre esigenze e renda più attrattivi i contratti per i medici dell’ospedale di Stato.

Anche Mussoni sottolinea l’importanza di “stabilire al più presto un’impostazione pluriennale dei contratti che io chiederò di attuare in Consiglio nel prossimo mese, dal quale mi aspetto una risposta positiva veloce e costruttiva. La norma è semplice ma implica una visione più ampia della sanità, dobbiamo garantire la presenza dei medici sul territorio e di concedergli anche la residenza, per un maggior legame col territorio”.

Infine, afferma Manzaroli, “la politica sanitaria sammarinese sta cercando di rinnovare completamente l’offerta sanitaria verso la popolazione e il rinnovamento delle cure territoriali. La sanità sta vivendo un momento molto costruttivo e creativo, e chiediamo anche ai cittadini di darci suggerimenti e critiche costruttive, perché più il servizio è vicino ai cittadini e più sa dare risposte adeguate”.

Sulla fascia di età tra i 14 e i 18 anni, Manzaroli rivela che “si stanno concentrando in questa fascia d’età molte problematiche anche per la tenuta futura della società. Stanno aumentando le malattie psicologiche tra i giovani e Pediatria può fare molto anche in questo senso, integrando i servizi in maniera separata e offrirgli spazi di aggregazione, con l’aiuto delle Associazioni.

E in conclusione Romeo sottolinea che “tanto Pediatria sta facendo per sopperire alla mancanza di personale e soprattutto per offrire ai bambini e alle famiglie la massima assistenza possibile. Ci auguriamo che tale problema si possa risolvere nel giro di qualche settimane e che la stessa Pediatria possa radicarsi stabilmente nel territorio e diventare uno dei reparti più importanti per la crescita e la cura dei bambini e degli adolescenti sammarinesi”.

Francesco De Luigi, La Tribuna