Viene quasi a noia ripeterlo ma nulla è più importante per la crescita di San Marino e per il benessere dei suoi cittadini che il Paese resti connesso dal punto di vista virtuale e da quello materiale. Ben lo ha capito anche il Segretario Augusto Michelotti che da qualche tempo va di nuovo sbandierando il progetto della monorotaia. Che poi più che un progetto è un sogno. E i sogni, si sa, fanno parte della politica intesa nel più alto senso del termine. Poi invece c’è la politica bassa che agisce come fosse una zavorra, che tiene fermo il Paese quando sarebbe vitale farlo andare avanti e che distrugge, anziché provare a sostenere, i progetti che con fatica erano stati messi in campo. Non è che se uno sogna la luna poi perché non riesce ad averla fa a pezzi quel che si trova intorno. E’ purtroppo ciò che invece è accaduto con il Trenino. Per chi non lo ricordasse il servizio navetta “By Train San Marino” ha rappresentato dal 2012 una risposta concreta e sostenibile al problema del traporto in Repubblica. Si tratta infatti di un mezzo non inquinante che offre la possibilità di muoversi anche ai diversamente abili (300 ogni anno ne sono stati trasportati in maniera gratuita). Esso è diventato negli anni parte integrante dei pacchetti viaggio e delle proposte di visita di 60 tra agenzie e tour operator pubblici e privati di mezzo mondo. Con accordi rinnovati ogni anno con 11 Paesi come: Russia Italia, Polonia, Spagna, Germania, Finlandia, Grecia Bulgaria, Olanda, Brasile, Estonia. A bordo l’audio guida, passata dai 5 idiomi del 2012 agli 11 del 2017, ti racconta che cos’è San Marino, la sua storia, le sue bellezze artistiche e paesistiche. La Tv di stato giapponese NHK, ci ha pure dedicato un reportage: 3 milioni e mezzo di spettatori in quel del Sol Levante. La navetta riduce traffico e afflusso di bus in centro storico ed è pure utilizzata da un grande numero di cittadini: in 20 minuti da T1 arrivi alle tre torri. Lo scorso anno un grande gruppo come Costa Hotel lo aveva inserito nelle proposte dedicate al mercato Nordamericano, in particolare Canada. Il più importante tour operator privato del territorio DAMS e quello pubblico Rimini Reservation – Promozione Alberghiera, lo hanno considerato elemento dirimente delle loro offerte di visita a San Marino. Insomma, un evidente e conclamato caso di successo turistico per una città.
Ciononostante il primo agosto scorso “By Train San Marino” è stato sospeso. La società Elia’s Tour, responsabile della sua gestione, ha fatto sapere di aver subito numerosi attacchi da parte di soggetti portatori di interessi individuali e di aver richiesto per tale ragione un incontro con la Segreteria al Turismo per condividere anche con le categorie la propria intenzione di effettuare investimenti sul nostro territorio e contribuire così al miglioramento dell’offerta turistica sammarinese. Richiesta che però sarebbe caduta nel vuoto lasciando che San Marino perdesse un altro treno. Troppo difficile per la politica assumersi le responsabilità del proprio ruolo e far intendere ai portatori di interessi individuali (i commercianti della parte bassa del centro storico pare non gradissero la presenza del trenino) che i benefici della collettività ricadono nel lungo termine anche sui singoli?
Il trenino, nonostante la convenzione firmata, modificata improvvisamente la scorsa estate, ora può operare solo su gruppi turistici che devono essere autorizzati ogni volta dalla Segreteria al Turismo con almeno qualche giorno d’anticipo.
Nessun altro turista o cittadino, estraneo a quelli di quello specifico tour, può salire sul trenino. I tour operator lamentano la complessità della procedura. Devono concordare con by train data e orario e non avendo servizio quotidiano, la cosa diventa complicata: orari rigidi, maltempo, cambi di programma dei turisti in questo modo non si incrociano con il servizio. In termini di concretezza, significa inviare 200 fax a stagione e ricevere 200 autorizzazioni. In termini imprenditoriali significa rischiare di avere fermo il trenino con costi di personale e manutenzione non sostenuti da un’attività quotidiana. A rimetterci sono come sempre gli imprenditori e i cittadini, specie quelli di serie B.
Meglio riempirsi la bocca di belle parole parlando di progetti di accessibilità “San Marino per Tutti” e far rimanere ancora una volta a piedi chi è disabile e in carrozzina.
