Stefano Canti (Dc): “Sulle delibere verrà fatta una cernita e saranno sottoposte alla valutazione del prossimo Congresso. Alcuni progetti su suolo pubblico andranno rivisti così come va rivisto il progetto che prevede la realizzazione di una biglietteria nella seconda torre. Non ultimo andrà rivisto quello sulla ristrutturazione dell’immobile destinato ad essere futura sede del turismo”.
Il nuovo governo dovrà pensare a tirare il Paese fuori dai guai. Ed è ovvio che non può farlo chi ha soltanto rovesciato la giacca. Ma è presto per dire ufficialmente da quali forze sarà formato il nuovo governo. Proseguono infatti nel pomeriggio di oggi gli incontri con le altre forze politiche, tutte tranne Rf. Ne abbiamo parlato con l’esponente della Dc Stefano Canti.
La Dc è il partito che ha ricevuto il mandato esplorativo per la formazione del governo, si aspettava che sareste arrivati primi?
“Si tratta di un risultato al di sopra di ogni aspettativa e previsione, c’è grande soddisfazione sia dal punto di vista della squadra e anche a livello personale. Indubbiamente la cittadinanza ha individuato nella Dc quel partito al quale riconosce competenze tali da riuscire a dare una risposta ai problemi del Paese. Ed è proprio in ragione delle tante problematiche con le quali il Paese dovrà fare i conti che l’impegno è quello di formare il governo il prima possibile. Oggi stesso rivedremo tutte le forze politiche incontrate anche nella giornata di mercoledì per entrare sempre più nel merito delle priorità”.
La cittadinanza vuole ripartire ma dopo la legislatura che ci lasciamo alle spalle con i poteri forti che hanno preteso che ad esser portati avanti fossero i propri interessi, aleggia anche più di qualche timore.
“La Dc non ha legami con nessun potere forte, quel che posso dirle è ciò che il partito ha sempre dimostrato quando ha governato, ovvero che l’impegno di tutti noi va verso il sostegno del mondo imprenditoriale perché è da lì che parte il rilancio, penso soltanto all’occupazione e a tutte le problematiche relative alla mancanza di lavoro. Ovvio che non parliamo di un sostegno incondizionato e che le priorità dell’imprenditoria debbano necessariamente tenere nel massimo conto il rispetto dell’ambiente e la tutela della salute pubblica. La base di ogni ragionamento dovrà essere il piano regolatore che non abbiamo ancora visto”.
Sono tematiche a lei care quelle ambientali, si potrà contare veramente sulla tutela del territorio?
“Io in campagna elettorale mi sono speso molto per quanto riguarda progetti sulla tutela dell’ambiente, sulla bonifica del capannone ex Beccari di via Raffonella, così come mi sono speso molto per il prg e per rivedere il sistema raccolta dei rifiuti con l’eliminazione del porta a porta a favore di sistemi classici come quello delle isole ecologiche intelligenti. Serve realizzare le infrastrutture come l’impianto di compostaggio dei rifiuti organici dato che sono la maggior parte dei rifiuti urbani. Questi saranno tutti progetti che chiunque vada a ricoprire il ruolo di segretario al territorio, disponendo di una squadra assolutamente competente, sarà in grado di portare avanti con successo rappresentando una garanzia per la tutela ambientale e la salute dei cittadini”.
Prima delle elezioni come ex opposizioni avevate denunciato una serie di delibere ‘dal sapore clientelare’ che il Congresso avrebbe portato avanti a dispetto di quanto contemplato dalla normativa durante l’ordinaria amministrazione. Restano comunque valide?
“Sulle delibere verrà fatta una cernita e saranno sottoposte alla valutazione del prossimo Congresso.
Alcuni progetti su suolo pubblico andranno rivisti così come va rivisto il progetto che prevede la realizzazione di una biglietteria nella
seconda torre. Non ultimo andrà rivisto quello sulla ristrutturazione dell’immobile destinato ad essere futura sede del turismo”.
Olga Mattioli, La RepubblicaSM