Riceviamo e pubblichiamo
Il Comitato tratto ‘ questo argomento come corollario nel corso della prima conferenza stampa , nel giugno del 2018.
A scoprire questo fenomeno fu un ex membro del comitato , il signor JPM , ora defunto. Il signor M era -ai tempi dei fatti che sono a narrare – affetto da malattia severa, per cui accadeva spesso che venisse ricoverato.
Avendo egli avuto “sentore“ di episodi di meretricio in corsia, volle verificare personalmente se questo abominio avesse un minimo fondamento nel reale .
Una sera intorno alle 20 approcciò una operatrice e, senza giraci troppo attorno, le paleso ‘ che la lunga degenza aveva fatto sorgere in lui, uomo ancor giovane, alcuni appetiti fisiologici, e che – laddove fosse stato possibile e realizzabile – avrebbe incontrato volentieri una signora per placarli .
L’operatrice, senza scomporsi, si allontanò e tornò prestamente con un bigliettino con stampigliato un numero telefonico … Verso le 23 la signora giunse …M , con una scusa , rifiuto’ di consumare , saldò comunque alla signora il compemso stabilito e la congedò.
Tutto ciò venne documentato dal signor M ed il materiale raccolto venne immediatamente consegnato (con il massimo sgomento possibile e sommo imbarazzo ) al Commissario Inquirente dell’epoca , dottor Morsiani.
La consegna venne effettuata dal presidente Alba e dallo stesso JPM, che fu in grado di rappresentare i fatti documentati allo stesso Inquirente.
Fatti che riportammo anche in conferenza … non c è molto altro da aggiungere … Verrebbe da dire :” .. e con questa …SIPARIO !!!!
“Vorrei condividere con voi che leggete qualche riflessione. Ciò che stupì e colpì dapprima il signor
M, poi noi del Comitato, fu l’atteggiamento di estrema naturalezza con cui l’operatrice fornì ‘ il contatto della signora dedita al meretricio ..
COME SE FOSSE UNA COSA CONSUETA , ORDINARIA … questo è AGGHIACCIANTE …
Ci si sarebbe attesi una gamma di reazioni, dallo stupore allo sdegno .. Ci si sarebbe altresì attesi che l’operatrice avesse risposto: “CARO AMICO, quando sei entrato, fuori dalla porta principale, l’insegna cosa diceva ? Diceva OSPEDALE DI STATO o LUPANARE di Stato? “ … invece no … il cartoncino con il numero della signora …. !!!
Ciò sgomenta e fa riflettere!
Oltre questo episodio, M. ne rappresentò altri avvenuti sia nelle corsie che nei parcheggi multipiano dell‘ospedale.
Noi del Comitato apprendemmo anche che un paio di signore praticavano assiduamente l’attività di assistenti ospedaliere, benché afflitte da sifilide in stadio avanzato.
Questi contenuti vennero rappresentati anche al Segretario Sanità della scorsa legislatura , che ci liquidò in modo volgare e insolente.
Chi si affaccia allo spaccato prostituzione in BADANTIGATE ( il “ romanzo nel romanzo “di questa VERGOGNA“) , si affaccia sull’orlo dell’abisso e si rende conto quali profondità abissali possa raggiungere il gorgo dell’avidità e della AMORALITÀ di chi ha FAME DI PROFITTO e non si arresta innanzi a nulla pur di realizzarne sempre più e più.
Resta solo da dire che confidiamo che vengano inflitte pene esemplari non solo alla Caporale ed alla Luogotenente, ma anche e soprattutto a coloro che – vestendo una divisa e/o occupando ruoli sensibili all’interno dell’Ospedale – ogni giorno , tutti i giorni per decenni, hanno dato la pelle dei nostri fragili in pasto al Mostro.
Come mi è capitato di affermare in altri contesti , se il Mostro ha mangiato per anni, significa che qualcuno gli apriva le porte e gli riempiva ogni giorno L‘empia mangiatoia.
Nei confronti di coloro nutrivano il Mostro, pagati da noi contribuenti, dovrebbe essere inflitta una condanna esemplare!
Barbara Bartolini
