San Marino. La pulizia del Paese sarà affidata ai cantonieri. Che dovrebbero arrivare a gennaio. Speriamo … di Alberto Forcellini

Le vie d’acqua e le vie di terra sono ecosistemi troppo spesso maltrattati dalla modernità superficiale ed egoistica dei giorni nostri. Basta percorrere le nostre strade nelle giornate dedicate alla raccolta della carta, per vedere violati i bordi, i greppi, i canali di scolo e i tombini. Violati da immondizie, plastica e cartacce di ogni genere, che si mischiano alle erbacce e alle foglie secche. Un bel mix di sporcizia e di incuria. Fortuna che non piove mai, altrimenti si rischia l’inondazione

Non serve a nulla il comportamento virtuoso dei cittadini, se poi gli operatori incaricati della raccolta differenziata riescono a spargerla ovunque, peggio di un vento di tempesta. Le immondizie leggere si impigliano nei rami spogli, tra le erbe secche e gli spini, sporcano i marciapiedi, riempiono le cunette. Quelle più pesanti rimangono a bordo strada.

Sul greto di torrenti e ruscelli accade la stessa cosa: rami e cespugli diventano ricettacolo di ogni tipo di immondizia portata dal vento o gettata intenzionalmente da qualcuno.

La sporcizia degrada l’ambiente, non solo dal punto di vista estetico. Abbiamo denunciato questo vizio della nostra società più e più volte. Se ne dovrebbero occupare i cantonieri, che hanno sempre avuto il compito della manutenzione e della pulizia delle strade. Una figura professionale preziosa, che ormai è scomparsa da troppo tempo. Con risultati devastanti.

Viste le numerose richieste arrivate dai Capitani di Castello, proprio per far fronte a questi problemi, il Congresso di Stato è intervenuto con delibera del 7 novembre scorso, intitolata appunto: lavori pubblici, sicurezza stradale, cantonieri. Insomma, anche i cantonieri sono diventati una priorità perché ne sono rimasti solo 6 su tutto il territorio. Così si legge nella delibera.

Per questo motivo il Congresso dà mandato alla direzione AASPL di avanzare una proposta operativa “per la riorganizzazione della squadra cantonieri per assicurare la presenza periodica di una coppia di cantonieri nei centri abitati e di supervisione delle aree perimetrali al fine di garantire un servizio uniforme su tutto il territorio a partire da gennaio 2023”. La proposta sarà avviata in via sperimentale nei Castelli di Città e di Borgo.

Gennaio è arrivato e aspettiamo fiduciosi che arrivino anche i cantonieri, non solo a Borgo e Città, ma progressivamente in tutti i Castelli perché la pulizia del territorio ha anche un valore educativo contro la maleducazione e non solo di tutela dell’ambiente.

La noncuranza di fronte al degrado ambientale, di cui la lattina lasciata nel bosco è soltanto un aspetto, pare davvero dilagare. Il degrado è frutto del consumismo sprecone, che si illude che le risorse naturali siano infinite e rigenerabili, che non si domanda mai quali conseguenze certe scelte abbiano nel medio e lungo periodo.

Il disprezzo verso la cura ambientale ha però radici ancor più profonde. E preoccupanti. In fondo si tratta di un’altra manifestazione di egoismo e di individualismo. Chi spreca risorse naturali, chi sporca, pensa soltanto a se stesso, e se ne frega di chi verrà dopo di lui. È l’eclisse della cultura, l’insensibilità interiore, quella patina grigia sugli occhi e sull’anima, di chi non sa più riconoscere la bellezza intrinseca del nostro mondo, non la percepisce come dono e risorsa, bensì come qualcosa che si può impunemente distruggere.

a/f