La Reggenza della “normalità” in un momento di cui di normale non c’è nulla: così mi piace definire il semestre appena trascorso, caratterizzato da due ragazzi fantastici, Mirko Dolcini e Alessandro Cardelli.
Un semestre la cui importanza è passata forse troppo sotto traccia, anche evidentemente per l’autorevolezza dei due politici rispettivamente di Motus e Dc. Il loro merito è stato proprio questo: riportare serenità nei sammarinesi e nelle istituzioni, colpiti a più livelli sia dalla pandemia, che dagli ultimi scandali giudiziari e bancari verso i quali la parola fine deve ancora essere scritta. In questo semestre le opposizioni sono riuscite a confrontarsi con la maggioranza in un clima civile, al netto chiaramente di quanto impongono i rispettivi ruoli.
Il Tribunale ha riacquistato ormai la credibilità perduta. E nonostante il momento drammatico io penso che i cittadini abbiano finalmente sentito vicino lo Stato, percependo che vi fosse qualcuno che prendesse decisioni nell’interesse della collettività. Il che, si badi bene, non significa certo che tutte le decisioni prese siano state corrette, ma quantomeno che vi fosse una guida che si assumesse le proprie responsabilità.
E’ stata dunque una Reggenza molto importante per ristabilire un po’ di ordine e di equilibrio, nonostante i lutti con i quali quotidianamente abbiamo a che fare. A tale proposito, senza voler sembrare superficiale e poco rispettoso di quei morti, vorrei espormi nell’affermare che le stesse categorie economiche e gli studenti stanno soffrendo.
Credo quindi sia giusto, come ho sentito dire anche da qualcuno in maggioranza, cominciare a pensare ad aperture intelligenti. Ciò si dovrebbe tradurre a mio modestissimo parere nel non andare per forza di cose a rimorchio dell’Italia, ma decidere quello che è giusto per San Marino in piena autonomia.
In fondo il numero dei vaccinati sul Titano fa guardare con grande ottimismo al presente e al prossimo futuro.
E comunque pure i nostri vicini cominciano a spingere per ridare finalmente una boccata d’ossigeno a commercianti ed esercenti e si sta viaggiando verso una scuola in presenza.
Fatta questa doverosa digressione, non mi resta che fare un grosso in bocca al lupo alle Loro Eccellenze Gian Carlo Venturini e Marco Nicolini, ai quali credo che l’augurio più bello sia quello di percorrere le orme dei loro predecessori.
David Oddone