San Marino. LA REGGENZA SULLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA COMMEMORAZIONE E DELLA DIGNITA? DELLE VITTIME DEL CRIMINE DI GENOCIDIO

reggenti berardi riccardiMESSAGGIO DEGLI ECC.MI CAPITANI REGGENTI IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA COMMEMORAZIONE E DELLA DIGNITA? DELLE VITTIME DEL CRIMINE DI GENOCIDIO E DELLA PREVENZIONE DI TALE CRIMINE

Il 9 dicembre 1948 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato, all’unanimita?, la Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio, che riconosce come crimine di diritto internazionale la sistematica distruzione, tanto in tempo di guerra quanto in tempo di pace, di un gruppo nazionale, etnico, razziale e religioso.

In occasione dell’anniversario della risoluzione, il 9 dicembre di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale della Commemorazione e della dignita? delle vittime del crimine di genocidio e della prevenzione di tale crimine.

Un’occasione per rendere omaggio e ricordare le tante vittime delle orribili persecuzioni che hanno portato allo sterminio di popolazioni inermi, affinche? la memoria del loro sacrificio e del loro martirio possa rappresentare un insegnamento e un monito per il presente e per il futuro.

Perseguire e condannare i colpevoli – cosi? come richiesto a tutti gli Stati, compreso San Marino, che hanno ratificato la Convenzione – rende giustizia alle vittime e conferma l’impegno della comunita? internazionale a non restare impotente di fronte al ripetersi di questo crimine contro l’umanita?, ovunque e in qualunque momento esso possa realizzarsi.

La storia dimostra che, purtroppo, nessuna parte del mondo ne e? stata immune. E’ allora doveroso ricordare che il genocidio rappresenta l’atto conclusivo di un lungo percorso di repressione dei diritti e delle liberta? fondamentali, di negazione della dignita? dell’essere umano, di diffusione dell’intolleranza e dell’odio nei confronti di persone e comunita? di differente appartenenza etnica, religiosa e culturale.

Sentimenti e atteggiamenti che, in questo momento di preoccupazione e incertezza per il futuro, di disagio e frustrazione per ceti che piu? di altri pagano il costo della crisi economica e finanziaria, di fronte alle massicce migrazioni che scuotono certezze e modelli consolidati di convivenza, rischiano di diventare sempre diffusi. In tale contesto, insicurezza e paura rischiano di essere facili pretesti per giustificare esclusione e rifiuto nei confronti della diversita? e per aggiungere ulteriore sofferenze al cammino di chi fugge da condizione di violenza e persecuzione.

Ferma deve pertanto essere la condanna nei confronti di chi fomenta odio e violenza, sempre vigile l’attenzione a tutti coloro che, piu? di altri, sono esposte al rischio della esclusione e persecuzione, piu? forte e incessante il nostro impegno per promuovere una cultura di autentico rispetto della dignita? di ogni essere umano e di incontro e dialogo fra uomini e popoli di differenti etnie, culture e religioni.

San Marino, 9 dicembre 2016/1716 d.F.R.