-LA REPUBBLICA DELLE OCCASIONI PERDUTE-
L’Università degli Studi della Repubblica di San Marino è stata istituita il 31 ottobre 1985 ed avviata con la fondazione della Scuola Superiore di Studi Storici nel 1988. La notizia dell’apertura di una Università fu accolta dai sammarinesi, in particolare quelli del centro storico, con grande soddisfazione poiché ,oltre che vedere in questa iniziativa una crescita culturale del proprio paese, avevano sperato anche di poter assistere anche a quella della capitale per la presenza dei giovani studenti che avrebbero frequentato vari corsi di laurea e dove avrebbero alloggiato . Anche la sede scelta, quella del monastero di Santa Chiara, peraltro restaurato per l’occasione, in pieno centro storico, è sembrata la più idonea, sicuramente una delle migliori fra le altre soluzioni prospettate. Con gli anni l’Università è cresciuta tanto che da un solo corso di laurea ne ha proposti altri che hanno portato a nuove e più numerose iscrizioni di studenti provenienti dalle più svariare regioni italiane .Ma a questa crescita, non vi è stato una pari crescita nelle strutture che sarebbero state necessarie e soprattutto nell’impegno delle istituzioni che non hanno percepito la necessità e l’opportunità di adeguare quelle già esistenti nel paese alle esigenze degli universitari, creando luoghi di aggregazione, aree per il tempo libero , locali di spettacolo , né tanto meno opportunità per esercitare attività sportiva. In un trentennio San Marino purtroppo non ha saputo trasformarsi, in città Universitaria come invece hanno saputo fare tante altre che hanno visto crescere di conseguenza la loro economia e il rilancio di certe attività che sembravano ormai superate dai tempi. Questa inefficienza non ha portato ad un aumento delle residenze, ma ad una sua pur leggera contrazione poiché, a detta di molti studenti, San Marino non offriva loro alcuna possibilità di svago durante il tempo libero dallo studio. Questo il motivo per il quale molti di loro hanno preferito trasformarsi da residenti in pendolari. A tutto ciò c’è poi da registrare l’inaugurazione di pochi giorni fa della nuova sede distaccata dell’Università, per alcune facoltà, in località Dogana, iniziativa che potrebbe allontanare ulteriormente i giovani dal centro storico che arrecherà altro danno per alcuni settori economici, in particolare quelli dell’affittacamere. Dal sito della stessa Università si apprende che gli iscritti ai vari corsi di laurea in ingegneria saranno dislocati presso la nuova sede, mentre i restanti, per lo quelli dei corsi di Design, dovrebbero restare in via Omerelli, al Santa Chiara, nella sede centrale. Nonostante gli studenti ad oggi iscritti alla nostra Università siano circa 800, con l’intento di arrivare a 1000 nei prossimi anni, a detta del Rettore durante il discorso inaugurale, non è difficile prevedere un ulteriore calo delle residenze entro le mura del centro storico. Quella dell’università è un’occasione da non perdere, quella di creare finalmente anche a San Marino Capitale una “città universitaria”, capitale che attualmente é sempre più soggetta allo spopolamento, un fenomeno che nessuna politica di nessun governo di questi ultimi decenni ha cercato ne’ saputo contrastare , nonostante le tante e roboanti promesse elettorali.
PAOLO FORCELLINI