San Marino. “La riforma delle pensioni discrimina i professionisti”, la Commissione delle Libere Professioni fa ricorso ai Garanti

Il 1° gennaio è entrata in vigore a San Marino la riforma del sistema pensionistico, approvata dal Consiglio a novembre 2022. La norma è stata da subito contestata. Ordine dei commercialisti, Osla, Usot e Usc hanno parlato di “effetti nefasti” per le PMI sammarinesi chiedendo un incontro urgente al governo e modifiche alla legge.

Ma c’è chi è andato oltre: la Commissione Nazionale delle Libere Professioni, organo che raggruppa tutti gli ordini professionali sammarinesi, ha lanciato una raccolta firme per richiedere la verifica di legittimità al Collegio dei Garanti.

Nel mirino in particolare c’è l’articolo 30 che modifica la legge di fine 2020 sulle società di professionisti, promossa all’epoca dalla Segreteria di Stato all’Industria. La grossa novità di quella norma, ed il vantaggio per i soci liberi professionisti, era che essi venivano considerati a livello fiscale e previdenziale come tutti gli altri soci di società di capitali, cioè non erano soggetti alla tassazione e ai versamenti contributivi previsti per i lavoratori autonomi ma pagavano le tasse in base ai redditi prodotti. Due anni dopo lo stesso governo (e lo stesso Consiglio) hanno cambiato però le carte in tavola, portando i liberi professionisti soci a dover versare tasse e contributi anche come produttori di reddito autonomo. (…) La Serenissima