San Marino. La ringhiera della polemica al Cantone. “I fori verranno chiusi, non si riconoscerà nulla”.

IMG_1143La ringhiera provvisoria del cantone continua a fare discutere. In particolare, dopo le critiche iniziali in merito alla scarsa armonia dell’opera, questa volta a creare malumori è il fatto che per installarla sia stata forata la struttura in pietra appena ricostruita. Per un errore di comunicazione tra Aaslp e segreteria al Territorio nei giorni scorsi era stato affermato invece che i perni erano stati inseriti nelle fughe tra i blocchi.

Per fare chiarezza abbiamo contattato i tecnici dell’Aaslp, responsabili dell’opera. “Il parapetto è assolutamente provvisorio – spiegano – ed è stato montato per consentire la riapertura anticipata della zona, su pressione di alcune segreterie di Stato e dei commercianti del centro, in attesa che la ringhiera dell’architetto Gino zani venga approvata dalla Commissione monumenti, dove la pratica è ferma da novembre”.

I tecnici dell’Azienda sottolineano quindi come l’opera provvisoria sia “a costo zero” in quanto sono stati utilizzati i tubi dei ponteggi che erano in magazzino. Per quanto riguarda i fori nella pietra, secondo gli esperti, è stata una scelta obbligata. “Innanzi- tutto – spiegano – serviva un certo interasse tra un montante all’altro.

Ma non potevamo fissarli nelle fughe perché non ci sarebbe stata sufficiente tenuta meccanica e la struttura sarebbe stata pericolosa per i visitatori. Si tratta di una pratica che viene fatta in molti cantieri – spiegano ancora – e anche in questo caso, una volta installata la barriera definitiva, i fori verranno chiusi con la polvere di pietra di San Marino e non si riconoscerà niente”.

Per la ringhiera definitiva bisognerà attendere prima il via libera della Commissione monumenti e quindi la realizzazione e l’installazione dell’opera. Indicativamente non verrà montata prima di giugno.

Davide Giardi, La Tribuna