E’ già accaduto alcuni giorni fa, quando in località Ventoso di San Marino ignoti sono addirittura entrati nel giardino di una villettina per rubare la targa sammarinese ad una autovettura di una cittadina sammarinese.
Stessa cosa è avvenuta ieri notte a Cesena alla sammarinese, residente ad Acquaviva, Luna Angelini. La venticinquenne sammarinese, assieme al suo ragazzo, sono andati a Cesena nella discoteca vicino al teatro Verdi. Hanno parcheggiando la propria autovettura, una Fiat 500, in un parcheggio a pagamento proprio in prossimità del teatro.
Luna si accorge del fatto, ovvero che non ha più la targa posteriore, solo al ritorno quando parcheggia la sua autovettura sotto casa. La targa posteriore RSM L3818 non c’è più ed al suo posto ci sono rimasti i segni ed i graffi di una forzatura probabilmente – ci dice – eseguiti con un cacciavite.
Ed allora appena si accorge di questo furto – temendo il peggio – chiama immediatamente la Polizia del Comune di Cesena: il parcheggio è comunale. Le dicono di fare subito denuncia sia in Gendarmeria, come fa questa mattina – pagando addirittura due euro e si lamenta con noi di questo fatto, ovvero che dopo aver subito un furto si debba anche pagare per fare una semplice denuncia – e domani, al ritorno del Comandante della Polizia locale, a Cesena.
Il parcheggio a pagamento tiene solo per pochi giorni registrate le immagini, poi provvede automaticamente alla cancellazione; ritardare nella denuncia farebbe perdere la registrazione del furto e renderebbero vane le denunce effettuate dalla sammarinese.
A questo punto ci domandiamo può essere stata solo una bravata? Tipo aver staccato appositamente la targa per esporla come trofeo; una cosa stupida quanto rischiosa, oppure – come anche la Gendarmeria sembra averle detto – usano le targhe sammarinesi per compiere degli atti criminali?
Noi di Giornalesm.com abbiamo inserito, non a caso, anche il numero della targa della Fiat 500 che è la RSM L3818 – che è anche facile da ricordare; chiunque la dovesse vedere può chiamare il 113 o il 0549-887777 (Polizia Civile) oppure il 0549/888888 (Gendarmeria) per avvertire le autorità competenti.
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