La scure di Fitch che conferma, nel suo rapporto di metà gennaio, un rating per il Titano di tripla B+, con prospettive in negativo, puntando il dito proprio sul sistema finanziario: sovradimensionato rispetto al Paese, troppo limitato, e che nell’ultimo biennio ha visto ben 4 banche assorbite da altri istituti. Riconosce come le nuove norme sulla trasparenza abbiano adeguato Paese agli standard internazionali, riducendone però l’attrattività come piazza finanziaria.
Ma è sul capitolo Carisp che Fondo e Fitch danno pareri disomogenei: l’FMI – lo aveva caldeggiato nella relazione di marzo 2013 – plaude all’intervento di Stato che, divenendo azionista dell’istituto, potrà beneficiare degli utili; mentre Fitch addirittura ipotizza la necessità di una nuova iniezione di capitale pubblico per il 2015. Una terza ricapitalizzazione, per 30 milioni di euro.
Tornando al giudizio di Washington: crescita e nuovi posti di lavoro possibili solo con un nuovo modello di sviluppo economico, sempre sulla strada della trasparenza e dell’apertura, citando come rifermento il territorio emiliano-romagnolo – una delle regioni più dinamiche d’Italia – per arrivare però all’Europa. (…) Smtv