La tutela del patrimonio, dell’immagine e del prestigio dello Stato è considerata prioritaria. Saremo parte civile in tutti i processi per difendere il buon nome del Paese.
Questo, in buona sostanza, il messaggio lanciato ieri dalla segreteria di Stato per gli Affari Interni e la Giustizia, dicastero guidato da Gian Carlo Venturini. “In considerazione di questa priorità ci siamo attivati da subito, all’inizio della corrente legislatura, per dotare l’ordinamento vigente di norme attuali e specifiche per contrastare la criminalità organizzata allineandosi così anche alle raccomandazioni degli organismi internazionali, norme contenute in particolare, nella legge 100 del 2013 con la quale sono stati significativamente rafforzati gli istituti del sequestro e della confisca – si legge in una nota della segreteria -.
Vale la pena citare, tra l’altro, la delibera congressuale del 10 aprile 2013 che ha avviato una serie di misure articolate per prevenire e contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo, attuate con leggi e decreti che hanno introdotto il reato di riciclaggio, modificato la normativa in materia di responsabilità della persona giuridica, recepito principi, criteri e regolamenti contenuti nelle Convenzioni in materia di lotta e finanziamento del terrorismo, introdotto disposizioni penali contro le frodi e le falsificazioni”.
Oltre all’impegno sul fronte del contrasto ai suddetti fenomeni criminosi, il dicastero ha ricordato come siano state promosse iniziative tese alla lotta alla corruzione “con l’approvazione del codice di condotta dei pubblici agenti, l’invio alla popolazione di un questionario sulla percezione della corruzione e con l’avvio di percorsi di formazione specifica rivolta agli appartenenti alle forze di polizia ed ai funzionari pubblici”.
Non solo. “Occorre chiarire come nel caso di procedimenti penali ancora nella fase inquirente, l’Avvocatura dello Stato, in considerazione del fatto che le vigenti norme di procedura penale consentono la costituzione di parte civile sino all’udienza di discussione della causa, potrebbe ritenere più opportuno attendere gli sviluppi del processo ed il consolidamento del quadro probatorio al fine di impostare in maniera più efficace la difesa degli interessi dello Stato”.
Ferme le conclusioni del messaggio. “Questa segreteria di Stato e l’Avvocatura dello Stato, sono da tempo in fase di viva attenzione riguardo a eventi che, oltre a configurarsi come reati, ledono il quadro di interessi dello Stato e, attenendosi alle norme vigenti ed alle deliberazioni del Congresso di Stato, sono pronte ad attivare le misure necessarie nei tempi e nei modi più efficaci per salvaguardare il patrimonio e il prestigio pubblico”. Nq Rimini