San Marino. La Segreteria di Stato per gli Affari Interni risponde a Domani Motus Liberi sul decreto 67

 

Si ritiene opportuno intervenire per riportare sul piano della realtà e della sensatezza il  maldestro tentativo del Segretario all’Industria Righi e del suo gruppo consiliare (Motus) di  propagandare una ricostruzione scorretta di quanto avvenuto in aula consiliare due giorni  fa. 

Il decreto 67/2023 sulla riorganizzazione del Dipartimento Economia, infatti, non è stato  ritirato tout court bensì è stato ritirato dalla ratifica. Pertanto, risulta ancora vigente e  potrà essere oggetto di ratifica in una delle prossime sedute consiliari considerato che,  essendo stato emanato il 25 aprile scorso, il Consiglio Grande e Generale avrà tempo fino  al 25 luglio per esaminarlo e ratificarlo. 

La scelta di chiedere il rinvio, è nata dal fatto che in apertura del comma il Segretario di  Stato alle Finanze mi ha informata circa due aspetti:  

— il primo, quello di ritirare dalla ratifica il decreto del collega agli Affari Esteri (a  dimostrazione che il ritiro dei decreti dalla ratifica è una prerogativa a cui ogni tanto  si ricorre);  

— il secondo, relativo all’esistenza di proposte di modifica pendenti sul citato decreto  Dipartimento Economia. Riguardo a tale informazione non era chiaro quali fossero  le proposte, come e da chi tali proposte fossero state valutate, e la tempistica consiliare (eravamo a comma già aperto) ha permesso solo di verificare che erano  state esaminate dal Segretario all’Industria il quale aveva espresso parere negativo. 

Considerata la delicatezza e soprattutto la tecnicità della materia, che ha richiesto numerosi  confronti sia politici sia con l’Amministrazione, si è ritenuto più prudente e avveduto  chiedere il rinvio della ratifica essendo necessario un momento di approfondimento sia a  tutela della collegialità dell’organo congressuale, sia a garanzia del decreto stesso.  

Si rigetta quindi ogni richiamo al mancato rispetto delle Istituzioni e ad atteggiamenti  antidemocratici, considerato che le azioni intraprese sono state portate avanti in maniera  conforme alle normative vigenti ed alle prerogative istituzionali da esse garantite. 

Il rapporto di fiducia tra popolazione e Istituzioni è delicato, arduo da costruire, facile da  demolire. Lascia un senso di amarezza, quindi, il tentativo goffo e pernicioso di approfittare  della complessità dei meccanismi istituzionali per propinare alla popolazione informazioni  distorte e falsità.  

 

San Marino, 26 maggio 2023/1722 d.F.R