San Marino. La Serenissima: ”Scambio di stato tra Antonella Mularoni e la contessa Marisa Olori del Poggio? Ambasciatrice per averla introdotta nella Roma-bene.

mularoniAndro? in carcere, credo ad aprile. Subito dopo Pasqua. Scontero? un anno e mezzo di pena. Partoriro? in carcere”. A parlare, o meglio a scrivere, e? Francesca Immacolata Chaouqui, la promoter calabrese con grandi influenze nei palazzi romani e del Vaticano, incastrata insieme a monsignor Lucio A?ngel Vallejo Balda nello scandalo Vaticanleaks 2 come i “corvi” della fuga di notizie dal Vaticano.

GLI “AUGURI” DI CHAOUQUI – La Chaouqui scrive sul suo profilo Facebook a poche ore dalla chiusura del 2015, postando i suoi personalissimi auguri di buon anno, che sono poi un per- corso a ritroso nella vicenda. Lo fa prima di tutto proclamandosi innocente: “Io verro? condannata. Sono innocente ma saro? dichiarata colpevole. Non c’e? possibilita? che il tribunale vaticano, dopo avermi arrestato, dopo aver creato un processo che doveva concludersi in pochi giorni e che si sta protraendo per mesi, dopo che questa vicenda ha fatto il giro dell’universo conosciuto, dica “ci siamo sbagliati” abbiamo messo alla sbarra un’innocente incinta per giunta”.

GIOVEDI? LA VERITA? – Per giovedi? 7 gennaio Chauqui ha poi fissato una conferenza stampa in a San Sosti, provincia di Cosenza, sua terra natia: “Sara? una conferenza importante – si legge sempre su Fb -. L’unica dove si potra? trovare una risposta alla famosa domanda su come io sia riuscita a fare la mia carriera. Sara? il luogo dove spieghero? perche? le sorti di questo processo prescindono dall’accertamento della verita?, ma si basano su logiche politiche in base alle quali verro? condannata. Raccontero? le ragioni dell’odio contro chi come me ha combattuto a fianco di Papa Francesco. Mostrero? al mondo il mio paese, il luogo dove la “papessa” ha scelto di diventare la “papessa”. Chiariro? dopo due anni la posizione che assunsi nella lettera al corriere sulla morte di Fabiana Luzzi. E faro? un appello a quella politica che sembra aver dimenticato la mia terra. Questa conferenza sara? l’occasione per raccontare la vera “papessa”. Il luogo dove tutto ha avuto inizio. Sara? l’unico momento per comprendere cosa c’e? dietro quel processo, dietro Vatileaks che lo ha generato. Scoprirete le bugie che la stampa corrotta dalle malelingue vaticane ha raccontato. Il metodo con cui l’ha fatto. Le ragioni.”.

IL FILE ROUGE SAMMARINESE – Una vicenda, quella legata ai “corvi” Balda (ai domiciliari in attesa del processo) e Chaoqui, che tocca San Marino, seppur marginalmente. L’anello di congiunzione e? la potente nobildonna romana Marisa Pinto Olori del Poggio, ambasciatrice a disposizione dell’Antica Repubblica dal 2006. Sempre su formiche.net esce una sua biografia dettagliata (solo per citare le cariche e le onoreficenze ricevute dalla contessa, serve mezza pagina). “Settantasei anni, originaria di Lecce, vedova dello storico stampatore ed editore romano Luigi Pinto nella cui azienda si sfornavano le copie de Il Sole24Ore destinate alla capitale e dintorni, la contessa maestra nel tessere relazioni di alto livello, amica degli Agnelli e con ottimi rapporti sia in Vaticano che al Quirinale, e? finita suo malgrado nel tritacarne mediatico del Vatileaks 2. Il motivo? Sarebbe stata lei a introdurre Francesca Immacolata Chaouqui nei salotti della Roma che conta – scrive Giovanni Bucchi -”. Il giornalista, che per anni ha lavorato al quotidiano riminese La Voce di Romagna, aveva gia? incrociato le sorti del-la nobildonna romana nel 2012, quando l’allora segretario agli Esteri dell’Antica Repubblica l’aveva nominata, appunto, ambasciatore a disposizione. “Dal 2012 la contessa e? ambasciatore a disposizione della Repubblica di San Marino – scrive oggi il giornalista su formiche.net – come scrisse nel 2012 il quotidiano locale La Voce di Romagna, tale carica le sarebbe stata attribuita per avere avuto “il merito di introdurre nei salotti della Roma bene” il segretario di Stato sammarinese Antonella Mularoni”.

CHI E? LA CONTESSA OLORI DEL POGGIO – Davvero numerosissime le cariche rivestite dalla nobildonna romana. Grande Ufficiale per l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal 2003 su iniziativa dell’allora presidente Carlo Azeglio Ciampi, con il quale la contessa manteneva stretti rapporti, in particolare con la moglie Franca Pilla, sua grande amica come scritto da Lettera43. Dal 2006 Olori del Poggio e? a che una Dama di Gran Croce di Giustizia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Il suo nome e? tra i soci onorari della fondazione Samuel & Bar- bara Stenberg Onlus, tra i consiglieri di Arpai (associazione per il restauro del patrimonio artistico italiano) guidata dai Marzotto. Insomma, la nobildonna “occupa un’infinita serie di poltrone” come ha scritto Marco Damilano su L’Espresso. “Nel board della St. John University, vicpresidente della Fondazione Gerusalemme (guidata da Giancarlo Elia Valori), il suo regno e? il club Diplomatia, in cui si radunano imprenditori, ambasciatori, docenti. La signora riceve nell’ufficio di via Sallustiana, accanto all’ambasciata americana di via Veneto, il presidente prima dei guai giudiziari e? l’eterno Umberto Vattani, per decenni dominus della Farnesina”. C’e? chi l’ha accostata ad ambienti del cattolicesimo tradizionalista e lefebvriano, come scritto da Lettera43, e pure chi alla nobilta? nera della capitale che, stando a La Stampa, l’avrebbe pero? “scaricata”.

IL PROCESSO VATILEAKS 2 – Intanto, il processo davanti al tribunale del Vaticano che vede imputati mons. Balda e la Chauqui, e due giornalisti andra? per le lunghe piu? del previsto. Si parla della fine di febbraio. L’inizio delle operazioni peritali sulle comunicazioni email, sms e whatsapp tra gli imputati Vallejo Balda, Francesca Immacolata Chaouqui e Nicola Maio – i primi due ex membri e il terzo ex collaboratore della Commissione Cosea sulle finanze vaticane, tutti accusati anche di associazione a delinquere – e? stato fissato per l’11 gennaio, il termine per il 20 febbraio. Solo dopo riprendera? il dibattimento.

CHAOUQUI CONTRO PAPA FRANCESCO – A fare scalpore nelle ultime ore sono le dichiarazioni rilasciate da Chaouqui commentando le parole di Papa Francesco durante l’omelia della Messa in San Pietro. Lo fa sempre sui social, “Sentire il Papa pronunciare la parola ‘giustizia’ quando nello Stato che Egli governa si sta celebrando un processo inumano contro una donna incinta, arrestata senza nessuna prova di quello di cui mi accusano fa rabbrividire. E fa indignare persino me con quell’uomo al cui servizio ho sacrificato la mia esistenza”. “Fintanto che l’ultimo dei ladri non sara? punito e cacciato mentre al loro posto io vengo giudicata e condannata, il Papa e il Vaticano – scrive Chaouqui – non parlino di giustizia. Per rispetto della giustizia stessa. E sopratutto degli abiti che portano”. Di certo la Chaouqui, pronta ad entrare in carcere, non e? altrettanto decisa a gettare la spugna, e rivela che dal carcere scrivera? un libro sulla sua storia.