Un anno nero per l’economia il 2020. Fra i settori che si sono salvati solo ed unicamente quello dei servizi per l’informazione e la comunicazione, sulla sponda opposta il turismo con un crollo di circa il 48%.
Sono 442 i posto di lavoro persi complessiva- mente e di questi circa il 35 % proprio nei settori dell’accoglienza.
Il dato negativo che più di ogni altro balza agli occhi è il numero dei turisti che hanno visitato la Repubblica: 1.014.705 ben lontano dai circa 2.000.000 del 2019.
Il grido d’allarme è forte: le attività stanno chiudendo e non sarà più possibile riaprirle. Gli enormi ritardi accumulati sul fronte del sostegno alle imprese del turismo rischiano di trovare, nel momento in cui verranno erogati i ristori, tantissime imprese che non saranno più in grado di ripartire. Non è questo un problema confinato ad un singolo settore, perché molto presto l’effetto domino si manifesterà anche sugli altri settori. Nonostante il settore manifatturiero abbia sopportato abbastanza i contraccolpi del Covid, anche grazie al grande flusso di denaro che ha sorretto le industrie attraverso la cassa integrazione e le indennità economiche speciali (…) continua su LA SERENISSIMA