San Marino. LA SINISTRA SOSTENIBILE, la relazione del Presidente Michele Muratori

[..]Confucio diceva: studiare senza riflettere è vano. Riflettere senza studiare è pericoloso. Ed è qui di fronte a noi la sfida più grande della nostra storia. Avere il coraggio di cambiare, di crescere ma senza mai rinunciare alle proprie radici.
Questo vale ancora di più nell’odierno contesto politico e culturale, caratterizzato da una notevole confusione e da un senso di disorientamento che con sempre maggiore evidenza sta avvolgendo larga parte dell’opinione pubblica.
Da un lato infatti ci siamo noi.
Ci sono un governo e una maggioranza che, pur con i loro limiti e le loro mancanze, stanno cercando di risanare il Paese e il suo sistema economico-finanziario dopo anni di gestioni allegre e superficiali in cui si preferiva nascondere la polvere sotto il tappeto, pensando che prima o poi la nottata sarebbe dovuta finire. Noi no.
SSD e i suoi alleati hanno voluto affrontare con determinazione i problemi che da troppo tempo giacevano sul tavolo, a partire da quelli relativi al sistema bancario.
Non si poteva fingere che da diversi anni alcune delle principali organizzazioni internazionali, come il Fondo Monetario, affermavano che non si stavano approcciando in modo corretto le criticità presenti nel comparto bancario e finanziario.
Troppa resistenza al cambiamento, troppa paura di intaccare centri di potere ormai ampiamente consolidati, troppo desiderio da parte di qualcuno di voler continuare a governare il Paese raccontando la favoletta del “va tutto bene madama La Marchesa”.
Ma si sa che la gente da buoni consigli, se non può più dare il cattivo esempio. Non è vero?
Anche per questo è nata SSD e anche per questo si è formata la coalizione Adesso.sm: il comune desiderio di identificare e di risolvere i problemi nell’esclusivo interesse dei cittadini sammarinesi e, nel caso specifico del settore bancario, dei risparmiatori, dei depositanti e dei lavoratori, ci ha fatto intraprendere insieme a C10 e RF questo percorso, un percorso che non solo continua ad essere valido ma che ritengo abbia una consistente prospettiva politica.[..]”