San Marino. La Siria oggi … di Epifanio Troina

ragazze sirianeQuella della foto potrebbe sembrare una manifestazione in un Paese europeo: ragazze truccate, sorridenti e con i capelli al vento; ragazzi felici. Invece non siamo a Bruxelles o a Londra o a Berlino; siamo a Damasco, capitale della Siria, per i festeggiamenti dell’Indipendenza. La Siria del “dittatore” Assad, un Paese a maggioranza musulmana in cui le donne non sono obbligate ad andare per le strade con veli, burqa o niqab; un Paese in cui le donne hanno diritti uguali a quelli degli uomini. Quel Presidente Assad visto male dall’Occidente corrotto, dal blocco dell’ovest  che preferisce allearsi a quei Paesi, quelli arabi, che non permettono alle donne di guidare un auto, di andare in bicicletta; quell’occidente che preferisce allearsi con chi tortura, chi discrimina le minoranze, chi foraggia il terrorismo islamico.

Che la guerra civile siriana sia orchestrata da un’organizzazione di Stati ben nota e che dispone di risorse finanziarie quasi sterminate non lo dice chiunque, ma lo riferisce il Vescovo di Aleppo, Monsignor Antoine Audo, che vive la quotidianità della guerra in Siria e sa bene di cosa parla. “La situazione è drammatica: la città (di Aleppo) è divisa in due, a ovest i governativi e a est i ribelli asserragliati nella città vecchia. L’80% della popolazione è senza lavoro. E i bombardamenti durano da mesi. Ma sull’ospedale vorrei dire una cosa: bisogna fare attenzione, i media occidentali parlano di Siria solo quando attacca l’esercito di Assad. Quando sparano i ribelli non ne parla nessuno. Venerdì scorso i gruppi armati dell’opposizione hanno bombardato una moschea facendo 250 fra morti e feriti. Ne avete sentito parlare?” …”per l’Occidente, Assad uccide i bambini e i pediatri, mentre i ribelli islamisti sono degli angeli”…”I soldi vengono dall’Arabia Saudita, i miliziani sono armati e addestrati in Turchia”…”questa guerra è organizzata per interessi economici e strategici ad alti livelli dagli Stati Uniti … e sono loro dietro tutto: hanno i loro interessi, che difendono tramite intermediari come la Turchia, l’Arabia, il Qatar

E cosa fa San Marino ? La sua politica estera è allineata, o meglio prostrata, ai dettami dell’Ovest ed ogni occasione è buona per sottolineare questa sua inesistenza. Ne è esempio lampante la spasmodica ricerca di una associazione ad una “Unione Europea” che di fatto ha una guida tedesca a cui sono accodati tutti gli altri Stati, pochi ritenuti di serie A e altri di serie B se non peggio.  Se tutto andrà secondo i piani, se tutte le libertà fondamentali dei trattati dell’Unione saranno rispettate, San Marino sta aspirando a divenire l’equivalente di una cicca attaccata ad un autotreno con rimorchio.

Epifanio Troina