San Marino. La spallata al Covid, la Repubblica l’ha già data … di Alberto Forcellini

Il successo della campagna vaccinale è stato la chiave di volta della ripresa di San Marino su tutti i fronti. Non ci sono dubbi sulle tante difficoltà di inizio anno, quando in un’Europa senza vaccini e senza organizzazione, la Repubblica era comunque la Cenerentola. Ogni benché minima mossa veniva censurata, biasimata, contrastata, dall’interno e dall’esterno. Con l’arrivo dello Sputnik e l’avvio di una campagna di vaccinazione di massa molto ben orchestrata e realizzata, all’improvviso il Titano è balzato all’attenzione mondiale e preso addirittura ad esempio. La gestione di questa fase molto difficile e complessa, ha dato una grande credibilità a San Marino

I benefici della “buona immagine” si vedranno nel tempo. Il primo effetto concreto, invece, è stato il crollo dei contagi: dal record negativo (oltre cinquemila contagiati e 90 decessi) al record positivo della maggior percentuale di immunizzazioni. La qual cosa ha subito riverberato i suoi benefici sull’economia, con la riapertura progressiva delle attività. Unica zona d’ombra, quelle del settore turistico, intimamente legato alla mobilità europea.

L’aiuto concreto per questo settore è venuto dalla grande disponibilità di vaccini, ottenuta grazie al fatto che gli accordi fatti a suo tempo dal governo sono stati progressivamente onorati. Il che ha permesso di avviare un programma per il turismo vaccinale, richiamando l’attenzione di tantissimi stranieri. I quali non solo pagano il vaccino, ma si fermano in albergo per un totale di sei giorni. Sono gli stessi alberghi a ricevere le prenotazioni, che stanno fioccando da ogni parte del mondo.

L’altro aiuto è arrivato dai voucher vacanza, molto attrattivi per gli italiani, anche perché ormai San Marino è praticamente un paese Covid free (i contagi si contano in uno o due a settimana). Con l’avvio della vaccinazione per la fascia dei giovanissimi tra i 12 e i 15 anni, appena avvenuta, tutta la popolazione residente avrà una tutela in più. Si può auspicare che questo faccia da traino anche per i 16/17enni affinché superino la loro indolenza e si facciano vaccinare, se non altro per poter entrare liberamente nelle discoteche. Che prima o poi apriranno anche in Italia. Un ulteriore messaggio è stato mandato anche ai dubbiosi  dello Sputnik (che comunque è tra i migliori al mondo). Ora possono scegliere lo Pfizer e superare le loro ritrosie.

In ogni caso, già da ora, San Marino ha ampiamente raggiunto la famosa “immunità di gregge”. Il che garantisce anche la mobilità sul territorio italiano, ovviamente secondo le regole vigenti nelle diverse regioni. Tra l’altro, nei recenti incontri istituzionali a Roma, si è concordata la realizzazione di un’app interattiva, cioè capace di dialogare con tutti gli altri paesi europei. Questo assicurerà la mobilità su tutto il continente, nel momento in cui l’Europa darà il via al famoso e attesissimo “green pass”. Il che significa non solo poter viaggiare in tutta Europa, ma fare in modo che riprendano i flussi di quel turismo straniero così atteso dagli operatori sammarinesi.

Al di là degli aspetti materiali ed evidenti agli occhi di tutti delle trattative di politica estera e politica sanitaria, c’è in questa operazione un valore immateriale di grandissima importanza: lo sdoganamento dello Sputnik rispetto alle dinamiche della geopolitica che ne hanno impedito la diffusione nei paesi europei. E non è difficile immaginare che il governo sammarinese saprà tramutare questo merito in qualcosa di concreto e materiale.

“La spallata al Covid” che il generale Figliuolo assicura per l’Italia entro il mese di giugno, San Marino l’ha già data con successo. Può guardare con sollievo, entusiasmo e speranza al percorso che ha davanti, che non sarà facile, né privo di problemi, perché correlato ad un pacchetto di riforme senza le quali nessun progetto ha possibilità di riuscita. Ma l’obiettivo è chiaro: non basta tornare ai livelli pre-pandemia, bisogna superarli. Per questo occorrono investimenti. Che non portano solo sviluppo ma anche posti di lavoro, quindi nuova economia e nuovo indotto. Il fatto che governo e maggioranza stiano intervenendo in maniera integrata su tutti i settori, dalla sanità alla giustizia, dall’industria al lavoro, dagli esteri alle finanze, ha anche questo scopo, perché solo la credibilità di un Paese e del suo sistema è in grado di attirare capitali.

a/f

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