A questo punto mi pare opportuno aggiungere qualche riga sulla crisi del 1624 per comprendere come era vissuto il delicato momento. Scrive Zuccolo da Madrid il 12 febbraio 1624:” Con infinito rammarico d’animo sento esser vicino il tempo che cotesta povera repubblica abbia a rimanere cinta d’intorno dallo Stato degli Ecclesiastici con tanto pregiudicio della sua libertà: la qual tuttavia col favor di Dio, e con l’intervento del nostro avvocato S. Marino, spero, che abbia a conservarsi illesa et intatta…”
Questa lettera, sostiene Garosci, ha importanza per interpretare correttamente il Belluzzi. E’ la prova di un interesse non solo da studioso o utopista. Segna il momento essenziale del mito che esce dai confini della Repubblica nel momento in cui attorno al Titano si rinchiude il cerchio dello Stato pontificio e si esalta all’interno la volontà di conservare l’autonomia.
Intanto la tensione dentro San Marino è altissima
Emilio Della Balda