San Marino. La “vecchia” ortopedia sammarinese protagonista al convegno di Verucchio

Proponiamo qui di seguito un breve riassunto del convegno: “Una nuova frontiera nella terapia rigenerativa con cellule mesenchimali prelevate dal tessuto adiposo ed espanse in vitro” tenutosi a Verucchio il 24 giugno 2017. Argomento principale: “La protesi di ginocchio un approccio multidisciplinare”. Parte del leone al congresso di Verucchio la ha fatta infatti la protesi di ginocchio ma non solo! Si è parlato infatti anche di una nuova cura per trattare le lesioni della cartilagine. Non pensiamo di poter evitare la protesi di un ginocchio ormai artrosico, ma possiamo curare e prevenire l’artrosi in pazienti ancora giovani che hanno subito lesioni della cartilagine e quindi, aperto la porta alla degenerazione artrosica. Questa nuova cura viene direttamente dal nostro corpo e precisamente dal nostro grasso. La chirurgia plastica usa questa metodica ormai da 20 anni per riempire difetti provocati dal tempo o da traumi con ottimi risultati. La novità per noi ortopedici sta nell’utilizzo di quelle cellule staminali mature presenti nel grasso e in grado di differenziarsi in cellule produttrici di cartilagine una volta introdotte in ambiente articolare. Questa metodica è ormai entrata in uso da qualche anno, mediante l’utilizzo di grasso filtrato prelevato con liposuzione e iniettato in articolazione. La novità presentata al congresso sta nell’espansione o replicazione delle cellule staminali mature. I lavori finanziati alla comunità europea sull’argomento hanno dimostrato che si ottiene un effetto biologico attivo con almeno 2 milioni di cellule e 10 milioni sono considerate il tetto ideale. Una tal quantità di cellule mesenchimali si ottiene solo filtrando almeno 2 litri di grasso che risulterebbero poi impossibili da iniettare in una articolazione. Poche quantità di grasso (solo 15/ 20 CC) ci permettono di ottenere grazie all’espansione in laboratorio, milioni di cellule concentrate in una piccola siringa. Ovviamente questa metodica non va sprecata ed è necessaria sempre una valutazione ortopedica accurata che metta in evidenza le problematiche che hanno portato ad una lesione della cartilagine come ad esempio i sovraccarichi assiali che devono essere obbligatoriamente corretti pena il precoce fallimento del nostro trattamento rigenerativo. Insomma tanta qualità che a San Marino rischiamo di perdere: si parla tanto di salvaguardare i sammarinesi e poi ci si circonda di consulenti stranieri lasciando che i sammarinesi trovino posti altrove spesso dopo aver raggiunto esperienza e professionalità proprio nell’ISS. Va in questo senso l’istanza promossa dai cittadini affinché anche il dott. Diego Ghinelli non lasci l’ospedale che è molto esplicita poiché in 15 gg sono state raccolte ben 1800 firme. Nonostante gli impedimenti a firmare nei centri sanitari e nelle farmacie, tanti cittadini hanno espresso la loro opinione a cui la Segreteria di Stato è il Comitato Esecutivo dovranno dare una risposta. Speriamo che la libera opinione di tanti cittadini non rimanga inascoltata.

 

 

 

 

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