Riceviamo e pubblichiamo:”Egregio Direttore, per dare la giusta versione dei fatti sono qui di seguito a scriverle quanto avvenne nel periodo della concessione dell’onoreficienza al Prof. Giuseppe Roberti.
La Ciavatta diventò Reggente con Lonfernini nell’ottobre 2003.
Il Magistero di Sant’Agata presieduto dalla Reggenza precedente ed in data precedente al 1 ottobre deliberò la concessione della onorificenza a Roberti. Quindi Valeria Ciavatta non c’entrava niente con questa onorificenza, in quanto attribuita dall’organismo competente presieduto dalla Reggenza precedente.
Tuttavia i diplomi di onorificenza richiedono un po’ di tempo per essere predisposti e sono pervenuti sotto la reggenza Ciavatta-Lonfernini.
Questi diplomi portano in calce proprio la firma della Reggenza in carica al momento in cui il diploma diventa disponibile.
Valeria Ciavatta ha cercato in tutti i modi di forzare questo suo impegno che rientra nelle specifiche funzioni reggenziali adducendo motivazioni di sua avversione personale nei confronti del Roberti.
Dopo che da varie parti (segreteria istituzionale, ufficio cerimoniale e protocollo, ecc) e fecero presente che la Reggenza non poteva esimersi dal dare corso ad una decisione legittimamente presa dalla Reggenza precedente, e per di più con quel tipo di motivazione, la Ciavatta si dovette ricredere e per salvare la faccia, (probabilmente verso coloro a cui aveva promesso che non avrebbe mai firmato quella onorificenza) chiese alla Segreteria degli Esteri di conoscere le motivazioni del conferimento della onorificenza.
La Segreteria degli Esteri andò a vedere il verbale del Magistero di Sant’Agata per verificare quali erano le motivazioni del conferimento e le riferì alla Reggenza.
Dopodiché la Ciavatta firmò e Roberti ottenne una bella pergamena con il titolo di Cavaliere dell’ordine equestre di Sant’agata firmato dai due Reggenti, Ciavatta compresa.
Un affezionato lettore informato sui fatti.
