• Screenshot
  • San Marino. La violenza di genere insozza San Valentino

    La festività di San Valentino ieri e quella odierna di San Faustino – dedicata ai single – diventano occasione per puntare nuovamente i fari sulla violenza di genere. I numeri sono preoccupanti a San Marino e fuori. Dall’attività dell’Ufficio Violenza di Genere e Minori del Titano sono conseguite 21 segnalazioni al Giudice Tutelare e 12 al Giudice Inquirente, riscontrando la presenza di minori in 14 circostanze. Fatti e situazioni inquietanti, senza contare tutto il sommerso. Oggi a San Marino fortunatamente esistono gli anticorpi, ovvero professionisti dedicati, uffici pronti a intervenire e una sensibilità che forse non si riscontrava fino a qualche tempo fa. Eppure la cronaca ci racconta di violenze continue, l’ultima a due passi da noi, vittima la riminese Gessica Notaro sfregiata a 27 anni con l’acido dall’ex.
    In Italia ogni tre giorni e mezzo avviene in media l’omicidio di una donna in ambito familiare o comunque affettivo, mentre ogni giorno, sempre ai danni di donne, si registrano 23 atti persecutori, 28 maltrattamenti, 16 episodi di percosse, 9 di violenze sessuali.

    Questi più in dettaglio i dati – diffusi ieri – di tutte le forze di polizia:
    – gli omicidi di donne in ambito familiare sono stati 117 nel 2014, 111 nel 2015, 108 nel 2016;
    – gli atti persecutori (circa il 76% in danno delle donne) 12.446 nel 2014, 11.758 nel 2015, 11.400 nel 2016;
    – i maltrattamenti in famiglia (circa l’81% in danno delle donne) 13.261 nel 2014, 12.890 nel 2015, 12.829 nel 2016;
    – le percosse (circa il 46% in danno delle donne) 15.285 nel 2014, 15.249 nel 2015, 13.146 nel 2016;
    – le violenze sessuali (oltre il 90% in danno delle donne) 4257 nel 2014, 4000 nel 2015, 3759 nel 2016.

    La battaglia più importante qui come in Italia, si gioca sul campo della prevenzione in cui le istituzioni hanno un ruolo molto importante, non solo nel contribuire attraverso l’informazione al superamento di una mentalità di sopraffazione, ma a fare da sentinella per intercettare prima possibile comportamenti violenti e intimidatori.
    Cogliamo anche noi l’occasione per richiedere qui in Repubblica un impegno concreto, anche a livello d’immagine. Ieri, nel giorno in cui tutto il mondo celebra l’amore, la Polizia di Stato ha scelto ad esempio di stare vicina alle donne con un’equipe in prevalenza composta di donne e formata da personale di Polizia specializzato, da medici, psicologi e da rappresentanti dei centri antiviolenza. Un’idea, quella del cosiddetto progetto “Camper” contro la violenza di genere che, partita a luglio del 2016, in circa sei mesi in 22 province italiane ha consentito di contattare oltre 18.600 persone, in maggioranza donne, diffondendo informazioni sugli strumenti di tutela e di intervenire su situazioni di violenza e stalking che diversamente sarebbero potute rimanere ingabbiate nel dolore domestico.
    Come a dire che sul Titano si è fatto tanto negli anni e si sta facendo oggi molto. Ma si può ed è necessario sforzarsi per fare ancora di più.