• Screenshot
  • SAN MARINO. LA VOLPE PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO AGRICOLO? NO, EDIFICABILE … di Augusto Michelotti

    Con la presentazione del Progetto di Legge denominato: “Modifiche alla legge 29 gennaio 1992 n.7 – Piano Regolatore Generale (PRG) per l’attuazione di interventi finalizzati alla creazione di infrastrutture pubbliche per la sostenibilità ambientale ed energetica, sportive e per l’attuazione di interventi rivolti alle imprese, finalizzati allo sviluppo economico ed occupazionale della Repubblica di San Marino” (nel titolo non si cita la migrazione di indici di edificabilità da zona R2 a terreni in aperta campagna) si andrà a concretizzare un leit motiv della DC degli anni ‘90 ovvero: “la volpe perde il pelo ma non il vizio”. Con il ritorno ai vecchi metodi così efficaci per la riuscita devastazione del territorio, invertendo i più elementari canoni urbanistici che indicano come opportuno edificare e urbanizzare eventualmente all’interno del perimetro dei centri abitati e non, come proposto (senza pudore e senza vergogna) in questa variante al PRG del 1992 (PRG che compie 31 anni ed è scaduto da 21) rendendo edificabili ben 34.000 mq. di terreno ad uso agricolo decisamente non edificabili a fini residenziali. Il sig. Canti, stranamente, come è solito fare per giustificare le sue porcheriole, non cita il PRG di Boeri, forse perché se tale norma fosse diventata legge di Stato quindi in vigore, questi giochetti non si sarebbero potuti fare. In buona sostanza, si propone di spostare gli indici edificatori che sono presenti a Serravalle di fianco alla superstrada (di fronte all’ex Elettronics) in due zone in aperta campagna: 

    1) La prima sotto Cà Rigo – attualmente in “zona Servizi Sportivi per il Golf” e quindi da non edificare a fini residenziali da trasformare in 14.000 mq. edificabili e 5.000 mq. a verde privato. 

    2) La seconda in località La Lacca ora “zona Agricola” compresa in Area Naturalistica Tutelata – 20.000 mq. trasformati in “Zona BE: aree residenziali sparse ad intervento diretto” e 10.000 mq. a Verde Privato. 

    TOTALE DELLO SCAMBIO: Vengono resi edificabili 34.000 mq. (non 30.000 come dicono tutti, 4.000 mq. in più fanno una discreta differenza con gli attuali prezzi dei terreni al mq.) di territorio praticamente agricoli trasformandoli in due lottizzazioni nel più puro stile di devastazione ambientale dei famigerati anni ‘90 che hanno trasformato il territorio in un colabrodo e che credevamo di avere ormai superato. 

    Il bel vestitino da bravo ragazzino che lavora per l’ambiente che ha cercato di cucirsi addosso il sig. Canti ha finalmente svelato l’arcano del pervicace rifiuto a voler presentare in Consiglio GG qualsiasi nuovo PRG che possa ridare dignità ad un Paese e che si sciacqua la bocca di parole e proclami che regolarmente suonano falsi come Giuda (c’è chi dice, Segretario alla Propaganda?). Infatti, qualsiasi PRG moderno, impedirebbe la migrazione di indici urbanistici da una estremità all’altra del territorio perché tale pratica si configura come una vera e propria aberrazione urbanistica come quella che l’ambientalista Stefano Canti vorrebbe fare rimandando il Paese indietro di 30 anni.

    Questa volta voglio citare io il PRG di Boeri che ad esempio, riguardo l’area della Lacca, nella Carta della Fattibilità Geomorfologica, classifica l’area in Classe 3 – Sottoclasse 3 A e le Norme Tecniche di Attuazione del PRG (Boeri) all’art. 167 recitano: “la Sottoclasse III A comprende porzioni di territorio non edificate che per le loro condizioni di pericolosità geomorfologica elevata non sono idonee a nuovi insediamenti”. 

    Decisamente inopportuno poi l’intervento sulla stampa dei privati cittadini protagonisti dello scambio con la Segreteria Democristiana al Territorio (ma non all’Ambiente) i quali, giustamente, difendono i propri interessi anche se, tali interventi rischiano di diventare controproducenti rendendo antipatica un’operazione forzata e decisamente foriera di legittimi sospetti. Perché non costruite a Serravalle dove ne hanno tutti i diritti senza creare situazioni imbarazzanti per il territorio e per un governo che stenta a governare?

    FACCIAMO DUE CONTI: i privati cittadini cedono i diritti a edificare su un’area in zona R2 16 di Serravalle di 11.630 mq. che con un’indice di 1,00 mq/mq possono edificare fino a 11.630 mq. di superficie utile. Vengono altresì trasferiti allo stato terreni su cui insistono due capannoni con coperture in Eternit (quindi pieni d’amianto che dovranno immediatamente essere sanati a spese dello Stato). Tutta l’area riservata al distributore è stata tolta dall’affare e mantenuta dalla proprietà; chissà perché?

    Verranno trasferiti questi indici in due aree distinte: una a Cà Rigo di 14.000 mq. con indice di edificabilità Classe 3 = 0,50 mq/mq. per cui 14.000 x 0,50 = 7.000 mq. edificabili. L’altra in località La Lacca per un’estensione di 20.122 mq. con indice Classe 2 = 0,33 mq/mq per cui 20.122 x 0,33 =

    6.640 mq. edificabili.

    TUTALE GENERALE DI AREE EDIFICABILI CONCESSE IN APERTA CAMPAGNA:

    7.000 mq. a Cà Rigo + 6.640 mq. a La Lacca = TOTALE 13.640 mq. un’area sommata maggiore dei diritti trasferiti da Serravalle (13.640 mq. – 11.630 mq.) = 2.010 mq. mentre la proprietà dichiara l’esatto contrario dichiarando di rimetterci; ebbene non fatelo per cortesia, portate avanti i vostri vecchi progetti per favore che di questi sacrifici non ne ha bisogno nessuno.

    C’è quindi un esubero dei mq. edificabili in campagna rispetto a quelli della zona R2 16, l’esatto contrario di quello dichiarato alla stampa.

    Per cortesia, facciamo urbanistica rispettosa per l’ambiente e non i mercatini; costruite in zona fortemente antropizzata ed edificata e lasciate in pace i terreni in aperta campagna rispettando così l’ambiente e il paesaggio evitando così evidenti sospetti di manovre speculative. 

    Non bisogna fidarsi di un politico che si rifiuta di presentare un PRG moderno in sostituzione di un PRG scaduto e dimostratosi, nei lunghi anni della sua gestione, un politico nullafacente e devastante in ogni settore e/o progetto in cui è intervenuto; novello re Mida dove però, tutto quello che tocca non diventa oro ma…  

    Augusto Michelotti

    Area Democratica