San Marino. L’accordo sulla cooperazione economica con l’Italia genera sorrisi

A pochi giorni dalla visita sul Titano del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, la notizia della ratifica dell’Accordo tra il Governo della Repubblica di San Marino e il Governo della Repubblica Italiana in materia di cooperazione economica è accolta con profonda soddisfazione, per le concrete prospettive di sempre maggior collaborazione bilaterale, ed altresì per la recuperata piena fiducia nel rapporto secolare di amicizia che accomuna due Paesi e due Popoli. L’Accordo bilaterale, siglato a San Marno il 31 marzo 2009, è strettamente connesso con quello di collaborazione finanziaria prevedendosi, infatti, l’entrata in vigore congiunta e attraverso le stesse modalità.
Il testo normativo prevede una collaborazione in tutti i settori economici tra i due Stati definendo, in particolare, la collaborazione in materia finanziaria, improntata sullo sviluppo a San Marino di un sistema finanziario stabile e trasparente, in linea con i sistemi italiano ed europeo, su un’efficace vigilanza e sulla lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.
Allo stesso tempo viene definita, attraverso scambi di informazioni, missioni, consulenze ed iniziative congiunte, una comune attività in materia industriale, commerciale, energetica, ambientale e di tutela di beni immateriali.
L’articolato regolamenta inoltre i settori dei trasporti su strada, delle infrastrutture viarie, aeroportuali e marittime.
L’ambito della ricerca e dell’Università trova un potenziamento nella circolarità degli strumenti culturali e nell’implementazione degli obiettivi di collaborazione scientifica e di innovazione tecnologica, primo fra tutti il Parco Scientifico e Tecnologico italo-sammarinese.
L’accordo definisce, inoltre, una più stretta cooperazione nel settore turistico e sanitario.
Disposizioni in capo ai cittadini sammarinesi vengono previste nella loro equiparazione ai cittadini comunitari per quanto attiene all’iscrizione agli albi professionali; viene inoltre stabilita la necessità di garantire il reciproco riconoscimento di atti e provvedimenti giurisdizionali.
“Un risultato indubbiamente gratificante per le Istituzioni sammarinesi, sottolinea il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Pasquale Valentini, che conferma, ancora una volta, la bontà del percorso intrapreso, il solo che possa incanalare pienamente l’impegno e l’operatività di un Paese e dei suoi portatori d’interesse verso un concreto e progressivo rilancio dell’economia”.