Ancora furti in Repubblica che fanno gridare di rabbia e desiderio di vendetta i cittadini. Un sentimento malsano, dettato dall’esasperazione e dal senso di permeabilità al crimine di questo piccolo Stato.
Una signora denuncia: “Vicino a casa mia, in zona Boschetti dietro la piscina a Borgo Maggiore, un uomo ha scavalcato il muretto di un balcone e si è messo a sbirciare nell’appartamento dei vicini, che si trova al secondo piano ed era internamente illuminato dato che i proprietari erano in casa.
Mio marito gli ha chiesto a gran voce chi fossero e che cosa volessero. L’uomo senza pensarci ha saltato due piani, è corso alla propria auto ed è fuggito a tutto gas”.
Sulla pagina facebook ‘Occhi su San Marino’ i cittadini si sono scatenati invocando come da copione giustizia sommaria, pestaggi e uso delle armi da fuoco caricate a sonniferi o come corpo contundente per far ‘vedere le stelle’ ai malviventi colti in flagranza di reato.
Gente che ha paura, residenti invocanti, come il coro a bocca chiusa di Verdi, una sicurezza che pare sia venuta a mancare. Uomini e donne spaventati, per se stessi e per i propri cari.
Nella stessa abitazione, dove è stato individuato il malvivente, era già successo che andassero a rubare qualche tempo fa senza trovare niente di valore ma mettendo a soqquadro l’appartamento.
“Ci siamo organizzati con una telecamera di videosorveglianza -ha detto il proprietario- ma i miei vicini sono molto arrabbiati e spaventati e si stanno organizzando per farsi giustizia da soli”
Paventando la funesta ipotesi che i cittadini sammarinesi organizzino ronde armate per far fronte a questa emergenza sociale. Le cronache della Repubblica raggiungerebbero vette di nera degne di una grande città. Uno scenario inquietante per la piccola Repubblica del Titano.
L’auto del presunto ladro è una punto blu con targa italiana, i numeri sono già stati segnalati alla Gendarmeria; nei mesi precedenti altre auto sospette sono state denunciate alla Centrale operativa del Comando centrale e alcune di esse sono risultate avere le targhe di San Marino ma contraffatte. (…)
Marco Bollini, La Tribuna