San Marino. L’Aggregazione Socialista è già morta! Alleanza Riformista, ingenuamente, ride! E il Pdcs gongola! … di Enrico Lazzari

Annunciata in pompa magna dal Psd pochissimi giorni fa, l’Aggregazione Socialista non esiste già più! E, questa volta, la frattura appare davvero difficile da recuperare. Capolavoro del partito di Gerardo Giovagnoli, Segretario Politico, e di Luca Lazzari, neoeletto Presidente all’indomani della formalizzazione dell’unione con Md del Segretario di Stato al Turismo Federico Pedini? Sembrerebbe, da quel poco che è trapelato, di sì…

Il divorzio, verrebbe da dire consumatosi durante il “viaggio di nozze”, si è concretizzato su un punto in particolare: l’avvio di una politica comune fin da ora, con tanto di rappresentanza unitaria per i vertici di maggioranza. Una proposta avanzata da Elego di Paride Andreoli, che non ha entusiasmato il Partito Socialista di Augusto Cassali e che ha trovato la ferma opposizione del Psd-Md

Apriti cielo! Elego ha sbattuto la porta… E ciò non sembra essere dispiaciuto più di tanto al Pss, il quale -dopo la fuga e successiva espulsione di Alessandro Mancini e Giacomo Simoncini– è ormai privo di una rappresentanza parlamentare e intravede solo in una intransigente campagna di opposizione il mezzo per conseguire un dignitoso risultato alle prossime elezioni politiche.

Una posizione diametralmente opposta a quella del Psd, saldamente in maggioranza e presente nel governo. Ma, forse, l’Aggregazione delle forze socialiste, nel concreto non è mai nata. E non solo per l’assenza -che comunque appariva “rimediabile” nei prossimi mesi- del Mis di Rossano Fabbri, saldamente “associato” nell’Alleanza Riformista con Ns di Gian Nicola Berti e con gli ex Pss Mancini e Simoncini.

Ma chi vince e chi perde dal naufragio -forse rimediabile in extremis, si vedrà- dell’Aggregazione Socialista che riuniva i tre quarti del socialismo sammarinese in una unica coalizione? Non vincono, ma, comunque, non hanno nulla da perdere né Elego né il Pss. Perde tantissimo, invece, il Psd, sempre meno appetibile per quel Pdcs che si preanuncia mattatore alle urne. Guadagna fortemente centralità, di conseguenza, Alleanza Riformista, apparentemente sempre più “pesante” per la formazione di un governo successivo al voto, dal quale -con il Garofano frammentato- uscirebbe indenne dall’effetto “riunificazione socialista” che avrebbe potuto erodergli non pochi consensi.

Seguo -e cerco di raccontare- la politica sammarinese da oltre 20 anni. Un tempo era avvincente, tattica… Ogni giorno una partita a scacchi, con mosse e contromosse finalizzate a guadagnare peso sempre maggiore e centralità. Oggi, guardando l’azione del Psd, sembra di assistere ad un film sulla seconda guerra mondiale. Una guerra, però, “civile”, interna al socialismo, dove i colpi ad effetto, rigorosamente autolesionistici, sono sferrati da kamikaze senza mira…

Che la classe dirigente del Psd non brillasse per scaltrezza, procedendo per inerzia in un cammino non tracciato ma casuale, lo si era ben intuito qualche settimana fa, nella ridefinizione delle commissioni successiva alla crisi di governo. Il gruppo consigliare di Npr aveva una infinità di posti da spartirsi… Ma, chissà perchè, al Psd son finite solo rappresentanze in commissioni che possono portare zero in termini di consenso elettorale, mentre nelle più appetibili in questo momento pre-elettorale, ha fatto incetta di nomine Alleanza Riformista.

Altri tempi gli anni Novanta o Duemila… Ogni giorno qualcuno metteva il rivale sotto scacco. E ogni giorno la difesa si trasformava in contrattacco! Anni di “partita”, mai uno scacco matto, a conferma della scaltrezza e intelligenza della classe politica dell’epoca, capace di combattere su scacchiere interne e, al contempo, su quelle esterne.

Oggi, su quello stesso terreno di gioco, ogni partita si risolverebbe ogni volta con il “Matto dell’imbecille”, una trappola che scatta in apertura di partita e realizza lo scacco matto più veloce possibile nel gioco di re, regine, cavalli e alfieri.

Ma torniamo all’Aggregazione, alla quale avevo creduto, reputandola un passaggio importante per superare le sterili ammucchiate di governo che hanno portato il Paese alla crisi attuale. Il momento era perfetto per ritrovare, nelle urne, una maggioranza semplificata e coesa, visto l’inevitabile e facilmente prevedibile ridimensionamento di Rete e della sinistra di più nostalgica e, quindi, il recupero delle forze storiche della politica sammarinese, soprattutto in ambito socialista, se unito.

Ma così, salvo miracoli che al momento appaiono improbabili, non sarà: Pss ed Elego faranno un miracolo se, magari insieme, centreranno il quorum; il Psd probabilmente lo centrerà, ma non è scontato; Alleanza Riformista si riconfermerà, ma resterà -al pari di Rete, Motus Liberi, Libera e Repubblica Futura- uno dei tanti “paggetti” costretti ad inginocchiarsi alla corte democristiana nella speranza di risultare i prescelti!

Il Psd sta morendo! …E la Dc, grazie ai dirigenti socialisti, gongola!

Enrico Lazzari

Enrico Lazzari