San Marino. L’aneddoto del pilota: ”quella volta della libera uscita dal Quirinale”

aneddoto del pilotaLa Reggenza è in procinto di recarsi in Visita di Stato a Roma, dal Presidente della Repubblica italiana, Francesco Cossiga e, il programma, prevede che i Capi di Stato sammarinesi siano ospitati, per la notte, negli appartamenti imperiali del Quirinale.

Ci ho messo parecchio tempo a convincere uno dei due Reggenti, che aveva espresso il desiderio di farsi un giro nella Roma notturna, che, dal Quirinale, non era il caso di uscire, neppure per un’innocente passeggiata serale.

Al termine della prima giornata della Visita, dopo la cena, il Presidente Cossiga ci accompagna, attraverso i magnifici saloni del palazzo, fino alla sala del Brustolon, anticamera degli appartamenti imperiali, dove già i valletti in livrea rossa attendevano la Reggenza.

Qui il Presidente si congeda carinamente dai Capi di Stato sammarinesi e, nel dare la buona notte, si rivolge al Reggente in questione, che forse anche Cossiga aveva inquadrato come un tipo … nottambulo, e gli dice: “E, se Lei, Eccellenza, vuole uscire, basta che lo dica alla sorveglianza … non si preoccupi, è già successo altre volte …”

Perdendo per un attimo l’aplomb che dovrebbe contraddistinguere il Cerimoniale, prendo delicatamente per un braccio Cossiga e, tirandolo un po’ in disparte, gli dico in tono scherzoso: “Presidente, non mi rovini, ci ho messo un mese a convincerlo che, dal Quirinale, non si può uscire la sera!”

E Cossiga, sempre scherzosamente, ribatte: “Lei sa qual è la differenza fra voi del Cerimoniale e i terroristi? La differenza è che, coi terroristi, almeno, si può trattare!”

Corrado Carattoni, La Tribuna