Da oltre un secolo Palazzo Pubblico è la sede delle istituzioni della Repubblica di San Marino il simbolo del potere
costituito l’emblema della democrazia più antica del globo terraqueo.
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Una vera e propria polis dove i cittadini si occupano della cosa pubblica in quanto è un dovere insito nel loro corpus tramandato dalla tradizione dell’ Arengo Medioevale .Un Palazzo che ospita i supremi organismi dello stato che viene temporaneamente affittato per un determinato periodo ad
inquilini i soggetti politici perchè la locazione della democrazia appartiene al popolo unico proprietario dell’ edificio .La complessa dinamica della dialettica della politica impone da schema che l’ opposizione contrasti la maggioranza in maniera costruttiva e incisiva e che si riscontrino eventuali convergenze su temi di interesse generale o in caso di emergenze eccezionali .
Invece uscendo dai canoni normali tre dei quattro consiglieri del Movimento Rete hanno deliberato di esprimere voto favorevole
alla designazione di Antonella Mularoni a Segretario di Stato .La particolare interpretazione del gesto ossia specificare che non si tratta dell’ espressione diretta di un atto politico ma
della conseguente ratifica di una contingenza a carattere tecnico (considerate le dimissioni per motivi di salute del Segretario in
esercizio Matteo Fiorini) non dissipano per nulla le perplessità derivate da una scelta che appare al momento singolare e indecifrabile .Dopo le elezioni del novembre 2012 risultò evidente la differenza di impostazione tra i due movimenti entrati in Consiglio Grande Generale propositivo e disponibile al confronto e al dialogo Civico 10 invece imperniato su tattiche ostruzionistiche e autodichiaratosi elemento di rottura Rete .
Le asettiche stanze del Palazzo ci hanno oramai abituato a pratiche e consuetudini che sottolineano costantemente l’ allargamento del cosiddetto fossato tra paese legale e paese reale che hanno ridotto le speranze di rilancio del tanto declamato sistema paese ai minimi termini .
La cittadinanza assueffata da proclami da assiomi concettuali inusitati riguardo l’ accettazione della povertà e la spinta ad
emigrare da utopici progetti innovativi vedi Parco Tecnologico e Università non può tuttavia che porsi un logico e paradossale interrogativo .Perchè all’ improvviso Rete malgrado lo straordinario contesto della nomina di Antonella Mularoni assomma i suoi suffragi a
quelli della coalizione di governo Bene Comune definita fino a pochi secondi prima centro di formulazione di istanze private risultante del malaffare veicolo di espropriazione delle prerogative parlamentari ?Inciucio all’ italiana scambio di favori contropartite segrete dariscattare in tempi successivi ?
Una mia carissima amica sostiene avvedutamente che ogni individuo si rivela sempre per quello che è realmente quindi vedremo in seguito il significato di questa estemporanea mossa.
Salvatore Occhiuto