
Quello che si è celebrato ieri di fronte al Commissario della Legge di primo grado penale Adriano Saldarelli è un processo di cui GiornaleSM ha ampiamente trattato.
L’imputato è l’imprenditore sammarinese Alessandro Broccoli, ex Artemisia ed ex Pronto Intervento Fognature, reo di aver lasciato nell’indigenza le sue due ex mogli ed i figli avuti con quest’ultima.
Ieri al processo ci sono state le arringhe finale delle parti civili – Avv. Cardogna per la prima moglie e gli avv.ti Pagliai e Marani per la seconda moglie -, il Pf Cesarini e della difesa. Broccoli è difeso dall’avv. Berti.
Entrambe le parti civili, oltre a stigmatizzare il comportamento da non buon padre di famiglia del Broccoli, hanno chiesto complessivamente l’importo di 180.000 euro che in sostanza sarebbe quanto fatto mancare dal Broccoli per mantenere le due famiglie. Da notare che durante l’arringa del Pf Cesarini, lo stesso ha evidenziato come il Broccoli facesse sfoggio di cene lussuose nei ristoranti con conto anche di 531 euro e di vacanze importanti.
Del fatto che ”non fosse il miglior padre del mondo che non è una responsabilità penale” lo ha riconosciuto anche l’avvocato Berti che difende il Broccoli, ma ha anche detto che ”non è vero che lo stesso facesse una vita da nababbo”. L’avvocato Berti pur rimettendosi a giustizia ha fatto notare, infine, che il suo assistito non ha la possibilità di pagare una cifra così alta.
Ieri il Commissario Saldarelli non ha emesso sentenza ma questa è stata posticipata al 20 ottobre alle ore 9, sempre presso l’aula grande delle udienze del Tribunale di San Marino.
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