San Marino. L’assurdità di AASS. Tariffa rifiuti: più inquini, meno paghi! … di Enrico Lazzari

Enrico Lazzari

Più ti impegni e investi per rispettare l’ambiente, più alta sarà, per te, la tariffa della raccolta rifiuti. Assurdo vero? Eppure, nonostante ogni sammarinese, dal Governo alla bocciofila paesana, si dica preoccupato per le conseguenze che l’inquinamento ambientale e le emissioni di CO2 possono avere sul pianeta e sulla salute umana; nonostante gli incentivi per la diffusione delle auto elettriche; nonostante la consapevolezza che una caldaia da riscaldamento a gas sia più inquinante di una pompa di calore elettrica, utilizzano un sistema di quantificazione della tariffa della raccolta dei rifiuti che va a penalizzare fortemente, appunto, chi utilizza l’energia elettrica in forma maggiore rispetto i combustibili fossili.

Me ne sono reso conto, per caso, scorrendo una bolletta dell’energia elettrica emessa nei giorni scorsi dall’AASS, quando fra le singole voci dei costi dell’elettricità, mi sono imbattuto nella voce “Tariffa raccolta rifiuti”, che si definisce con la tariffa di quasi 0,06 euro (0,05913 per l’esattezza) per ogni Kwh di energia elettrica consumata. Una enormità se consideriamo che, oggi, io PUN (prezzo dell’energia) è sceso fino a 0,08 euro a Kwh in certi giorni e nel mese scorso si è attestato ad una media di circa 0,11 euro per Kwh.

Quanto paga di raccolta rifiuti chi ha un ottimo impianto di pannelli solari che gli permette, ad esempio (e ribadisco che cito un caso limite, concretamente impossibile, per rendere al meglio l’idea), di non assorbire alcun Kwh dalla rete elettrica di AASS, pur producendo, magari, 20 kg di spazzatura ogni mese? Zero… Non paga nulla…

E quanto paga, invece, chi -magari producendo solo 10 kg di spazzatura al mese- non ha i pannelli solari in casa, ma ha acquistato l’auto elettrica per ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera sammarinese? Una enormità, a prescindere dalla quantità di spazzatura che produce mensilmente.

Un’auto elettrica, nelle nostre strade, consuma circa 17 Kwh ogni 100 chilometri percorsi. La media annuale di percorrenza di un automobilista “medio” sammarinese è di circa 15 mila chilometri. Ciò significa che, caricando l’auto sempre a casa, questi si ritrova in bolletta la bellezza di 2.550 Kwh in fattura, in bolletta, utilizzati per ricaricare la sua auto. Senza forse rendersene neppure conto, solo per i consumi derivanti dall’utilizzo dell’elettricità come energia di trazione, pagherà 150 euro di tariffa per la raccolta dei rifiuti. 150 euro in più di rifiuti del vicino di casa che, pur producendo la sua stessa spazzatura, consumerà 2.550 Kwh in meno di energia elettrica ogni anno rifornendo il serbatoio della sua auto diesel con dell’inquinante combustibile fossile.

Vi rendete conto che è assurdo, oggi, nel pieno della lotta ai carburanti fossili, penalizzare chi privilegia l’energia pulita rispetto a quella inquinante? Eppure succede. Quindi, perchè chi inquina di meno deve pagare una tariffa dei rifiuti più alta di chi inquina di più? Perchè la tariffa, sul Titano, non viene calcolata sulla base di parametri sensati, ovvero dai quali si può dedurre, seppure approssimatamente, la spazzatura prodotta e non basandosi sul consumo di energia elettrica?

Non è meglio differenziare la tariffa sulla base dei metri quadri dell’abitazione e del numero di suoi occupanti? O, anche in questo caso, la lotta all’inquinamento del pianeta vogliamo farla solo riempiendoci la bocca di belle parole producendo poi atti e regolamenti che vanno in direzione diametralmente opposta?

Enrico Lazzari