San Marino. L’ASTROLABIO – “Aspettando Godot” … di Augusto Casali

Augusto Casali
Augusto Casali

Già da qualche tempo sono stati fatti annunci da parte di taluni membri di Governo rispetto ai così detti “ristori”, ovvero aiuti o contributi alle attività legate alla filiera del turismo, vale a dire il settore economicamente più colpito dagli effetti nefasti della pandemia in atto.

A detta del Segretario del Turismo, in una dichiarazione TV, non ci sarebbe accordo tra lui ed il collega responsabile delle finanze. Mentre centinaia di operatori sono costretti con le unghie e con i denti a tenere duro, ad indebitarsi per sopravvivere, con la prospettiva forse di dover chiudere per sempre la propria attività nei prossimi mesi, è davvero sconcertante che vi sia in atto uno scontro tra membri di Governo e ancor più incredibile che questo venga reso noto dagli stessi protagonisti dell’accadimento.

Il risultato di tutto questo porta inevitabilmente a prendere tempo, o meglio a perdere altro tempo e ad affermare che tutto sarebbe pronto e che si sarebbe in attesa di non meglio definiti dati per distribuire in modo equo gli aiuti. Ma quali dati si vogliono ancora aspettare? Non basta sapere che è ormai passato un anno d’inferno che ha messo in ginocchio il turismo sammarinese? Che le attività turistico commerciali sono state chiuse per tre/quattro mesi per decreto? Che i turisti, a parte gli italiani per qualche mese estivo, sono spariti completamente dai radar sammarinesi? Che poi è cominciato uno stillicidio di aperture, e chiusure a singhiozzo, fino ad arrivare a nuove chiusure totali nel periodo natalizio, inaugurando anche a San Marino il coprifuoco alle ore 22,00 e la chiusura di ristoranti e bar alle ore 18,00? Che altri dati sono necessari per distribuire equamente a tutte le attività turistiche, perché tutte sono state colpite, quei due soldi destinati ai ristori?

Se i due litiganti avessero fatto come il sottoscritto una passeggiata verso le 17,45 per le vie del centro storico si sarebbero resi conto di trovarsi in un Paese fantasma, buio, triste, desolato e forse si sarebbero risparmiati la litigata.

Meno annunci roboanti, qualche intervista stonata di meno e qualche fatto concreto in più  non guasterebbero in questo particolare momento della vita del nostro Paese che imporrebbe una sobrietà più consapevole a chi ricopre ruoli istituzionali.

Quali altri dati si stanno aspettando ancora? Non bastano quelli statistici emessi qualche giorno addietro, che ci parlano di 442 posti di lavoro persi di cui il 35% nel settore dell’accoglienza? Non basta sapere che i visitatori per il 2020 si sono ridotti perdendo un altro milione di turisti che si vanno ad aggiungere all’altro 1.500.000 persi nel silenzio generale, nonostante le denunce pubbliche, negli ultimi 25 anni? Non basta sapere che i turisti giunti in qualche modo a San Marino nell’anno 2020 sono appena 1.014.705? Quale altro dato serve ancora per fare agire il Governo.

Diciamo che le risorse finanziarie a disposizione del Governo, per le ragioni che tutti conosciamo, sono modeste (forse un paio di milioni?), ed allora a maggior ragione sarebbe  necessario fare meno annunci e concentrarsi, una volta suddiviso il settore turistico in alberghi, ristoranti, bar e attività turistico-commerciali, nell’aiutare tutti, nessuno escluso, con rapide procedure addebitando le somme spettanti direttamente sul conto corrente, evitando odiose lungaggini burocratiche.

Ecco, agendo in questo modo, anche se le risorse finanziarie sono modeste, io credo che i lavoratori del settore del turismo capirebbero e lotterebbero per sopravvivere, con la consapevolezza di essere, nel bene e nel male, considerati tutti alla pari, senza figli né figliastri!

Augusto Casali