San Marino. L’ASTROLABIO – “Bla,bla,bla…Chiacchiere” … di Augusto Casali

Anche l’ultima sessione del Consiglio Grande e Generale è stata ampiamente dedicata agli argomenti del giorno: Rapporti con l’Italia e Accordo di Associazione U.E. 

Le notizie giunte da Andorra, secondo cui tutto sarebbe fermo a causa delle richieste italiane rispetto a San Marino, hanno fortemente attenzionato il Governo sammarinese. Tanto è vero che è giunta, come un fulmine a ciel sereno, una letterina dal Ministro degli Esteri Tajani, il quale, con tutti i problemi che immagino dovrà confrontarsi rispetto a ciò che sta succedendo con la guerra Russia/Ucraina, con la guerra in Medioriente e le bordate di Tramp verso una Europa che sembra destarsi da un lungo sonno trentennale, ha trovato il tempo, sicuramente “motu proprio”, di rassicurare il nostro Governo sul sostegno verso l’Unione Europea.

L’ex Segretario di Stato Augusto Casali

E allora, negli interventi governativi, abbiamo sentito fiumi di parole che hanno messo in evidenza i rapporti idilliaci esistenti con la vicina Italia, le lettere, gli incontri, le potenzialità di sviluppo, i segnali di collaborazione, che, a sentire loro, sono la migliore risposta agli articoli di giornali apparsi nei giorni e settimane scorse. Queste però sono parole (bla,bla,bla), che lasciano il tempo che trovano. Poi ci sono i fatti, che rimangono tutti sul tavolo.

Personalmente mi auguro che il rapporto con l’Italia sia coltivato a dovere, perché per San Marino è un rapporto troppo importante anche per questioni geografiche e spero che tutta la trattativa con l’U.E. sia stata portata avanti tenendo informata la parte italiana e che, quest’ultima, non sia stata scavalcata in nessuna fase della trattativa.

Per quanto riguarda invece il contenuto dell’Accordo con l’U.E., e qui entra in ballo il rapporto Governo/cittadino, mi pare si sia gridato da più parti a complotti non meglio identificati e a tentativi di mettere i bastoni tra le ruote dei manovratori. Insomma, c’è in atto un tentativo di demonizzare chiunque osi porre qualche interrogativo, qualche qualche perplessità e questo senza fornire nessuna spiegazione chiarificatrice.

Sta di fatto che ancora nessuno ha compreso quali siano i costi e i benefici di questa operazione in modo completo e intelleggibile. Non credo che rendere edotti i cittadini su eventuali vantaggi e su eventuali svantaggi e, nel caso, come affrontarli, sia un tentativo di mettere i bastoni tra le ruote. Mi parrebbe un sacrosanto diritto del cittadino.

Così come non mi pare sia un sordido complotto chiedere che i cittadini si possano esprimere, scegliendo il proprio destino rispetto a fatti definiti “epocali”, i cui effetti ricadranno su tutti noi e soprattutto sulle generazioni future, attraverso lo strumento principe della democrazia diretta previsto dal nostro ordinamento, e cioè, il Referendum.

Ecco, su questi fatti voi capite bene che le chiacchiere stanno a zero. Piuttosto su questi fatti è in atto da tempo una sottile strategia tesa a mettere in evidenza gli aspetti positivi, ma senza mai parlare degli aspetti negativi, ovviamente sempre ad opera degli amici degli amici.

Per quanto riguarda invece il Referendum è da tempo calata la sordina. Qualche dichiarazione l’avevano fatta gli esponenti del passato Governo, alcuni dei quali sono gli esponenti anche di quello attuale, ma ultimamente di Referendum non se ne parla più, si preferisce giocare a “nascondino”.

Ora però siamo giunti ad un punto che non ammette più giochetti. Il Governo deve dire con esattezza che cosa contiene l’Accordo e deve dire, assumendosi tutte le responsabilità del caso, se vuole democraticamente coinvolgere i cittadini nella scelta finale oppure se vuole continuare a scavalcare gli elettori nella scelta del loro destino futuro.

Il Re ora è nudo! I tatticismi, le furbizie, le chiacchiere, sia chiaro,  non contano davvero più!