San Marino. L’ASTROLABIO  – “Buon senso, per favore…Buonsenso!” … di Augusto Casali

La situazione generale, frutto di ormai 13 mesi di pandemia, è piuttosto pesante. Le raccomandazioni principali: sanificazione mani, distanziamento sociale, uso delle mascherine e divieto di assembramenti sono le regole fondamentali che virologi e studiosi ci hanno ripetuto fino all’inverosimile. 

Quindi qualunque persona ragionevole ha compreso la gravità del momento e tutto penso si possa dire dei cittadini sammarinesi all’infuori che non siano collaborativi e consci della situazione, visto che senza fiatare accettano da 13 mesi la sospensione di libertà fondamentali previste dalla Carta dei Diritti della Repubblica di San Marino.

 Dopo 13 mesi però – dobbiamo dirlo – siamo esattamente nella stessa situazione del marzo 2020, quando fu proclamato il primo lockdown e in tanti esponevano bandiere sui balconi, cantavano e dicevano che “Andrà tutto bene!”

Andrà tutto bene un cazzo! I cori si sono spenti, le bandiere sono state ammainate e nessuno ormai si azzarda a dire che andrà tutto bene. Solo il Ministro della Sanità italiano, dopo aver pubblicato un libro che ha dovuto ritirare dopo un giorno o due di esposizione, in cui magnificava come erano stati bravi ad addomesticare il Coronavirus, fa oggi sfoggio di ottimismo per il prossimo futuro, ma se tanto mi dà tanto c’è poco da stare allegri!

E dire che per i vaccini i vertici politici della Sanità Sammarinese si erano affidati unicamente al Memorandum firmato con il Ministro Italiano, Speranza, che tradendo la speranza dei sammarinesi ha tardato alcuni mesi per inviare qualche vaccino alla Repubblica di San Marino che, anziché divenire, grazie alla sua piccolezza, il primo Paese Covid- free, è stato uno degli ultimi paesi europei a partire con le vaccinazioni per mancanza di vaccini. Fortunatamente la Repubblica di San Marino non ha particolari vincoli con l’U.E. e questo gli ha permesso di aprire la strada del vaccino russo Sputnik V.

Ora le cose vanno meglio e il Piano Vaccinale predisposto viene sostanzialmente rispettato con centinaia e centinaia di vaccinazioni al giorno, e qualcosa fa pensare che alla fine del mese di aprile San Marino sarà davvero molto avanti.

Purtroppo però continuano le misure restrittive. In Italia è praticamente stato approvato un altro decreto che mantiene le restrizioni per tutto il mese di aprile 2021 e c’è da giurarci che il nostro Governo, come al solito, seguirà pedissequamente le decisioni italiane fra qualche giorno.

Ma io mi chiedo: se dopo 13 mesi di lockdovw , chiusure a singhiozzo, lokdawn di fatto anche se non di nome, chiusure delle attività alle 18,00, coprifuoco alle 22,00; chiusure per la prima ondata, chiusure ad ottobre 2020 per scongiurare la seconda ondata e per salvare il Natale; chiusura per tutto il periodo natalizio, così da salvare Pasqua ed ora a Pasqua 2021 tutto nuovamente chiuso, ripeto, mi chiedo: nessuno si pone l’esigenza di studiare a fondo questo dato di fatto che potrebbe nascondere il piccolo particolare che da qualche parte si stia sbagliando qualcosa? A nessuno viene il dubbio che i sacrifici che da 13 mesi i cittadini stanno sopportando con grande senso civico siano vani?

Nel frattempo l’economia generale ha subito contraccolpi tremendi. La forbice tra garantiti e non garantiti si allarga ed alcune categorie di cittadini sono giunti ormai allo stremo.

Per di più, sono aumentati i controlli polizieschi, come se la responsabilità della Pandemia fosse dei sammarinesi, che di pazienza e sopportazione ne hanno dimostrata tanta. Per carità, ognuno deve compiere il proprio dovere, ma con buon senso, senza ergersi sul piedistallo solo perché si indossa una divisa e si ha un berretto in testa.

La gente è già esasperata per il presente ma soprattutto per il destino futuro loro e delle proprie famiglie, quindi occorrerebbe muoversi tenendo conto del contesto in cui ci si opera, cioè un Paese fantasma, desolato, senza vita, in cui vivere è sempre più difficile. Se non si capisce questo, il problema diviene enorme, probabilmente insuperabile.

Lo dico perché proprio oggi, rientrando a casa, ho avuto l’esempio di che cosa voglia dire l’ottusità di taluni. Una solerte, giovane poliziotta ha esercitato il suo potere con zelante quanto inutile  intraprendenza.

Il mio pensiero è andato al nuovo Comandante recentemente nominato, persona che conosco e stimo: quanto dovrà lavorare per far comprendere ai suoi sottoposti il valore inestimabile del buon senso, soprattutto in una piccola realtà come quella sammarinese, rispetto al rigore miope e spesso carente di equità!

Sì, perché un po’ di buon senso da parte di tutti aiuterebbe la nostra piccola Comunità a vivere meglio, soprattutto in momenti difficili come quello che la nostra Repubblica sta attraversando.

Augusto Casali