San Marino. L’ASTROLABIO – “Burattini e burattinai” … di Augusto Casali

Nel dibattito politico sammarinese di questi giorni sono state compiute analisi ed avanzate convinzioni, secondo le quali vi sarebbe in atto nel nostro Paese una regia occulta che mira a distogliere l’attenzione dai veri problemi e da situazioni oltremodo imbarazzanti; lasciando intendere che si stia preparando la liquidazione del sistema attuale per essere sostituito da un nuovo sistema peraltro sostanzialmente simile a quello precedente, ma con nuovi protagonisti.

Si cercherebbe di attaccare tutti coloro i quali si oppongono a operazioni azzardate con i risparmi dei sammarinesi per sanare posizioni debitorie, che sarebbero opposizione e CSU, lasciando intendere che la maggioranza e il Governo favorirebbero invece, con il loro operato, l’affermazione delle strategie tese ad instaurare il nuovo sistema.

E’ stato addirittura affermato che “..è ormai palese  che corrotti e corruttori, oggi ancor più violentemente di ieri, vanno a spasso, magari in spiaggia assieme.” E una domanda è riecheggiata sulla stampa: “Chi è il Puparo che muove i fili?”

Ora, al di là di ogni legittima convinzione, a me pare che l’attuale situazione possa legittimare timori e dubbi, ma soprattutto stia creando un clima di scontro e di disorientamento dei sammarinesi che purtroppo temo si possa acuire ulteriormente in prospettiva. Per di più questo avviene in un momento molto difficile per la nostra Repubblica, probabilmente il più complicato degli ultimi cinquant’anni.

Tutto ciò è il prodotto di errori gravi compiuti negli anni passati, quando di fronte agli accadimenti che hanno attraversato il nostro Paese le forze politiche e i loro piccoli capi hanno rinunciato a fare i conti con sé stessi, forse per paura, forse per trarre qualche piccolo vantaggio immediato, forse per arrivare a qualche poltrona che diversamente avrebbero visto solo con il binocolo.

Si è preferito fare di tutta l’erba un fascio, senza le necessarie distinzioni che fortunatamente ci sono state e che rimangono agli atti. La politica ha perso ruolo, peso e rappresentatività; il Paese si trova oggi in una situazione di difficoltà inimmaginabile; l’improvvisazione maldestra e l’inadeguatezza di chi amministra la cosa pubblica, sono evidenti e veramente disarmanti; il futuro del nostro Paese e la sua sovranità sono molto incerti.

Da dove si può cominciare per ricucire un minimo di confronto civile e utile alla collettività e alla soluzione di qualche problema che affligge i sammarinesi? Io penso dalla massima condivisione di un “Progetto San Marino” che prenda in esame i vari settori da sviluppare rapidamente, fissandone gli obiettivi precisi a breve, media e lunga scadenza. Penso che poi, sapendo con esattezza a che tipo di sviluppo punta per il futuro la Repubblica di San Marino, si dovrebbe svolgere un passaggio per noi cruciale: la costruzione di un nuovo rapporto di fiducia con la vicina Italia attraverso un forte accordo che tenga conto di tutte le novità che hanno caratterizzato i nostri due Paesi negli ultimi lustri, eventualmente trattando con paesi europei ed extra europei interessati i segmenti che dovessero essere lasciati fuori dagli accordi italo-sammarinesi.

Se questo non sarà temo che presto si scatenerà una vera e propria guerra politica che ci costringerebbe tutti quanti, anche chi non ne avrebbe nessuna voglia, a schierarci da una parte o dall’altra.

Augusto Casali