San Marino. L’ASTROLABIO – “Calma piatta” … di Augusto Casali

L’ex Segretario di Stato Augusto Casali

Sull’esito delle elezioni politiche del 9 giugno 2024 già è stato detto tutto nel corso della settimana scorsa; le analisi si sono sprecate e i vari significati politici sono stati sviscerati attentamente da ogni punto cardinale.

Da ciò che è emerso chiaramente è possibile forse ricavare qualche ulteriore considerazione.

Allora, che ci fosse nel Paese e tra la gente un silenzio pubblico assordante era evidente, ma a tu per tu molti cittadini esternavano il proprio mugugno, l’insoddisfazione e in alcuni casi la protesta per le tante cose che nella nostra realtà non vanno o che potrebbero andare molto meglio data la nostra piccolezza territoriale. Il malessere era esistente. Poi arriva la prova del nove e viene fuori che quasi tutti i maggiori responsabili, tra i governanti uscenti, vengono premiati dagli elettori.

Ma allora non è vero che ci sono cose che non funzionano a dovere a San Marino. Non è vero che c’è ancora clientelismo e che le cose nella Sanità sono quasi perfette. Anzi, è bene che si continui su questa strada.

Proprio ieri ho letto di bollette dell’acqua inviate doppie e dello scontento di alcuni cittadini. Ieri gli aumenti del gas, oggi il pastrocchio dell’acqua, domani chissà… il tutto per fare fronte all’esigenza dell’Azienda dei Servizi e della sua impareggiabile dirigenza. Ma chi sono questi poveracci che protestano; hanno preso un abbaglio, va bene così. Siate felici e non pensate che potrebbe andare meglio, piuttosto pensate che potrebbe andare anche peggio!

E in effetti in molti devono aver pensato proprio questo. Il carrello della spesa aumenta, il potere di acquisto dei sammarinesi si è fortemente ridotto negli ultimi dieci anni, le utenze sono aumentate e far quadrare i conti in famiglia è divenuto sempre più difficile, ma se per caso, in una realtà che ha migliaia di pensionati, tra cui anche il sottoscritto, e migliaia di dipendenti pubblici, il meccanismo dello stipendio dovesse incepparsi? Meglio non correre rischi e lasciare le cose come stanno. Dice la barzelletta: “Nu tocca gnint e lascia fè ma la sciemmia!”

Comunque, le chiacchiere stanno a zero. L’esercizio del voto è la massima espressione della democrazia rappresentativa e il giudizio del popolo è sempre sovrano e va sempre e comunque rispettato. Quindi attendiamo l’esito delle consultazioni per dare vita al nuovo Governo e, una volta costituito, giudichiamolo per quel che saprà produrre, senza preconcetti di sorta.

Con questo mio breve intervento, volevo solo azzardare una diversa chiave di lettura che nessuno aveva ancora utilizzato; diciamo una considerazione a voce alta.

 Intanto è arrivata l’estate. 

Godiamoci questa splendida calma piatta!

Augusto Casali