San Marino. L’ASTROLABIO – “Cenerentola e la Regina” Di Augusto Casali

Augusto Casali

L’ASTROLABIO“Cenerentola e la Regina”

Di Augusto Casali

In questa depressa stagione turistica sammarinese, in cui si continua a parlare di turismo ma non si fa nulla di concreto per risollevarne le sorti; si spendono pozzi di quattrini per commissionare fuori confine piani strategici solo ricchi di enunciazioni, di parole e di analisi già fatte, già dette e già viste decine di volte; in cui l’unica novità pare essere il ripudio dei visitatori della vicina Riviera Adriatica per sognare un turismo genericamente denominato più “qualificato”, e non è vero che sognare non costa niente: costa esattamente 139.000 Euro pubblici, anche le iniziative messe in campo in questi mesi lasciano al quanto desiderare.

Praticamente qualche manifestazione più o meno riuscita e iniziative musicali di stampo balneare trasportate sul Monte Titano che hanno portato un po’ di sammarinesi nel Castello di Città, anche per sfuggire alla calura agostana, ma che dalla Riviera non hanno mosso quasi nessuno. D’altronde era pensabile, infatti chi ha la possibilità di assistere a manifestazioni simili originali, è evidente, non cerca di certo la brutta copia. 

Poi c’è stata la costosissima manifestazione regina: “Time Line”, che ha preso il posto delle “Giornate Medioevali”. Dico subito, a scanso di equivoci, che condivido senza riserve la scelta di porre fine alla vecchia manifestazione, perché ridotta come era stata ridotta, soprattutto negli ultimi anni, era divenuto uno spettacolo indecente che nulla aveva più a che vedere con le prime edizioni delle “Giornate Medioevali”, in cui partecipavano tutti i maggiori e autentici gruppi della tradizione italica comunale e delle signorie.

Però devo dire che il livello della nuova manifestazione mi è sembrato modesto. Mi è parso più che altro un grande set per fiction, con molte comparse che vestivano i costumi assegnatigli ma privi di un’anima, in cui il fatto storico è risultato puramente accidentale.  Inoltre devo dire che la scelta di fare pagare un biglietto può essere giusta se si chiude una strada, una piazza, un luogo ben delimitato. Ma invece è stato chiuso il centro storico e, ad esempio, i turisti che dopo un viaggio più o meno comodo sono giunti con la famiglia sullo Stradone, dopo le ore 16,00, mi pare, anche se non erano interessati alla manifestazione, sono stati costretti a pagare il biglietto d’ingresso oppure avevano l’alternativa di starsene fuori dal centro storico o di tornarsene da dove erano venuti. Sinceramente non mi pare per un turista il miglior biglietto da visita! 

A seguire si è ripetuta la manifestazione dello SMIAF “International Arts Festival”, il Festival dei Giovani Saperi, giunto alla sua undicesima edizione. Una Cenerentola rispetto a”Time Line” se paragoniamo i contributi economici statali di cui hanno goduto le due organizzazioni.

Ma nonostante questo, personalmente ho molto apprezzato la proposta complessiva assai vasta, il cui ventaglio comprendeva danza, circo, teatro, musica, arte di strada, laboratori e performance ricche di talento. Tra le tante,  gli equilibristi e gli artisti che si sono cimentati con fuochi senza botti all’imbrunire, credo abbiano esercitato un fascino particolare negli spettatori. Ecco, lì sì che c’era un’anima. E i turisti presenti credo serberanno un bellissimo ricordo di alcuni spettacoli di destrezza stagliati nel cielo, fra i palazzi e i monumenti di San Marino, con il sole al tramonto a fare da cornice, perché sono stati veramente qualcosa di inusuale e poetico al tempo stesso.

Mi auguro che verso questi giovani volonterosi, le cui apprezzabilissime gesta non vengono mai amplificate, come invece accade per altri,  si rivolga per il futuro sempre maggiore attenzione da parte delle istituzioni.