Personalmente non ascolto più da tempo le sedute de Consiglio Grande e Generale. Mi limito a dare una occhiata ai resoconti stampa, dai quali comunque ben si comprendono i toni e il livello del dibattito.
I toni del dibattito sul famigerato Accordo di Associazione all’U.E. sono stati davvero molto accesi e soprattutto coloro i quali hanno avuto le mani in pasta nelle trattative e quelli che per andare, stare, o sperare di far parte del Governo della Repubblica hanno dovuto assoggettarsi ai desiderata dei più forti, sono sembrati molto agitati e seccati dal fatto che qualcuno abbia iniziato a parlare concretamente della necessità di un Referendum. Evidentemente gli si è rotto il giochino tra le mani; probabilmente pensavano di fare passare il tutto con il minimo sforzo: senza trasparenza, senza spiegare adeguatamente i termini del negoziato, senza il doveroso coinvolgimento dei cittadini. Doveva essere una pratica ordinaria, evidentemente, da sbrigare tra poche decine di Consiglieri, ma come si dice, “il Diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.”

Il livello del dibattito invece, sentite le argomentazioni addotte, è stato davvero modesto: personalismi, insulti, minacce ,più o meno velate, di tutto ciò che potrà succedere a San Marino se non si firma l’Accordo, da: Non avremo più i soldi per le pensioni, alla posizione internazionale di San Marino che verrà pregiudicata; dalla perdita di una opportunità che non tornerà più, all’impossibilità di fare un referendum su una materia così complicata, che neppure chi l’ha negoziata riesce a spiegarla a quei poveracci di sammarinesi che tanto non potrebbero capire bene……Ci mancava il terremoto e poi eravamo a posto! Se tutto ciò,, tranne alcune eccezioni, è il livello della nostra classe politica attuale, si spiegano tante cose.
Comunque tutto questo ha contribuito ad alimentare il dibattito su di un tema che invece riguarda tutti i sammarinesi, nessuno escluso, e non solo i cinquanta Consiglieri che vorrebbero arrogarsi il diritto padronale di decidere per tutti! E allora sono venute fuori reazioni sui social, sulla stampa, di giornalisti e di semplici cittadini e le argomentazioni cominciano a squarciare il muro del silenzio fino ad ora adottato dai manovratori dell’Accordo, i quali non credo che si muovano in un’unica direzione per interesse, ma semplicemente perché non sanno fare altro. E’, il loro limite!
Quello che emerge, purtroppo, è che, per quel che riguarda l’esito del negoziato con l’U.E, spacciatoci fino ad oggi come l’Eldorado, non è così appetibile come sembrava. Sono previsti interventi legislativi a iosa, sui nostri ordinamenti generali, giudiziari, burocratici, sulla sicurezza, e chi più ne ha ne metta.
D’altronde l’articolo odierno di “Giornale.sm”, in cui si afferma che il Segretario agli Affari Esteri “ha gettato la maschera”- è illuminante-.. “a lui interessano solo le grandi aziende”. E’ molto evidente e chiarisce aspetti che dovrebbero preoccupare i “piccoli” imprenditori, cioè la nerbatura della nostra realtà economico-industriale.
Bene: ma chi sono io per dire che cosa bisogna fare o non bisogna fare?
Chi siete voi, Consiglieri e Segretari di Stato, per arrogarvi il diritto di parlare a nome dei cittadini? L’investitura consiliare? Errore. Quando si tratta dei destini del futuro del Paese, della nostra storia e della nostra tradizione, il nostro Ordinamento prevede uno strumento di massima democrazia: la democrazia diretta! Ovvero Il Referendum!
A me interessa solo questo: Che i cittadini non siano scavalcati e che possano decidere in piena libertà di coscienza. La sopravvivenza di questo lembo di Terra chiamato San Marino, sorto attorno al Monte Titano, è più importante di qualsiasi altra cosa, anche della poltrona di qualche nostro congressista che sembra attaccato allo scranno con la colla!
Infine una piccola nota personale: Nel corso del dibattito consiliare ci sono stati dei veri e propri protagonisti , che però non fanno parte del Consiglio Grande e Generale, e già questo la direbbe lunga, Uno di questi sono io: Consigliere della Repubblica per 26 anni, Deputato, allora ci si chiamava così, al Turismo, poi all’Ambiente e Agricoltura, quindi Segretario di Stato Agli Affari Esteri e Segretario di Stato alla alla Giustizia, oltre che Segretario di Partito, sempre nell’area Socialista, per otto anni e mezzo, pubblicamente, dicevo, devo ringraziare ringraziare tutti quei Consiglieri che mi hanno citato, dimostrando di leggere i miei modesti articoli su “Giornale.sm”, il sito di informazioni più seguito a San Marino
Pur non essendo più nel Consiglio Grande e Generale dal 2012, voglio ringraziare pubblicamente tutti coloro i quali, per un verso o per l’altro, mi hanno chiamato in causa, facendo diventare me e altri, protagonisti nostro malgrado.
La pubblicità che mi hanno fatto è notevole, perché dimostra come sia da loro seguita la mia rubrica “L’Astrolabio”, che appare ogni settimana sul “Giornale.sm”.
Mi auguro che continuino a seguire, anche perché potrebbe essere utile anche a loro!
Augusto Casali