San Marino. L’ASTROLABIO – “E Io Pago! Diceva Totò” … di Augusto Casali

Forse ormai a San Marino ci stiamo abituando a tutto, ma sinceramente succedono cose che davvero non si capisce come non suscitino l’indignazione generale.

La situazione economica è quella che è, le casse dello Stato, anche se c’è chi afferma che il Bilancio prevede 80 milioni di attivo, a fronte però di 150 milioni di nuovo debito estero, in effetti languono. Stipendi e pensioni sono ormai fermi da anni, mentre i prezzi aumentano e il potere di acquisto da parte dei cittadini si riduce inesorabilmente anno dopo anno.

Si sente parlare da tempo di riformare le pensioni, quando i pensionati, nell’attuale frangente storico, spesso e volentieri fungono nelle famiglie da veri e propri ammortizzatori sociali; di aumentare le tariffe di gas, energia elettrica ecc. ecc., quando con disinvoltura il Consiglio di Amministrazione dell’AASS approva il Bilancio che prevede circa 24 milioni di perdita di esercizio e una settimana dopo lo rivede abbassando la perdita a 8 milioni: un gioco di prestigio degno del miglior mago Silvan. E io pago! Diceva Totò!

Che poi sarei curioso di capire come e perché anche l’Azienda dei Servizi è in perdita, ma sembra che la cosa sia complicata. Tanto è vero che un membro del Consiglio di Amministrazione dell’AASS si è dimesso causa la mancata risposta alle richieste di incontrare i capi servizio; di poter esaminare l’andamento del conto economico; di poter esaminare i dati del trading energetico; di controllare l’andamento del prezzo del gas; di poter analizzare una proposta progettuale sulla raccolta dei rifiuti. Insomma di poter svolgere con cognizione di causa il proprio ruolo di componente del Consiglio di Amministrazione, ma evidentemente la cosa è complicata, talmente complicata che in un batter d’occhio il consigliere dimessosi è stato sostituito. Che problema c’è? 

Nel nostro martoriato Tribunale dove tutto o quasi continua come se niente fosse accaduto, l’attuale Dirigente non sapeva di dover fare la dichiarazione di non appartenenza ad associazioni segrete. Mi verrebbe da dire che è un po’ distratto, ma evidentemente al momento dell’incarico nessuno gli ha detto niente, nonostante sia previsto da una legge qualificata…

Nella Sanità si continua a non capire che è necessario abbandonare un modello troppo burocratizzato forse adatto a realtà più grandi della nostra, che invece dovrebbe tornare ad un modello più consono alle esigenze di un Paese di circa 34.000, dove esiste un unico Ospedale e Unità Operative uniche nelle varie specialità. Dal punto di vista politico la cosa è ormai sfuggita di mano e i contrasti al vertice si acuiscono mentre le lamentele degli utenti non sembrano cessare.

Ora, pur essendoci già direttori generali, dirigenti sanitari, amministrativi e responsabili politici, tutti ovviamente stipendiati dallo Stato, si è pensato di ricorrere ad un consulente, il quale a sua volta sarà, pare, coadiuvato non da uno, e neppure da due, e nemmeno da tre, ma bensì da quattro consulenti del consulente.

E io pago! Diceva Totò!

E per concludere nonostante tutto con un sorriso questa mia disquisizione sulle contraddizioni esistenti nella nostra comunità, vi racconto questa: l’altro giorno ero a casa quando verso le 17,00 ho sentito degli spari. Mi sono detto, vuoi vedere che abbiamo dichiarato guerra a qualcuno e non me ne sono accorto? Mi sono affacciato alla finestra e ho visto che c’erano i fuochi d’artificio. Così! All’improvviso! All’imbrunire! alle cinque della sera! Una gragnola di colpi durata un minuto o poco più. Poi il silenzio! 

E io pago! Diceva Totò!

Ho saputo dopo che i fuochi erano il corollario a scoppio ritardato all’inizio del Natale delle Meraviglie avvenuto la sera prima. Mentre in Spagna sono famose le “cinco de la tarde”, in Inghilterra è proverbiale il “Thè delle cinque”, noi abbiamo inventato, tra il lusco e il brusco, “I fuochi delle cinque”. Che meraviglia!

L’Associazione Protezione Animali è insorta perché recentemente è stata approvata dal Consiglio Grande e Generale una Istanza d’Arengo che vieta i botti e che le Autorità dovrebbero rispettare. Apriti cielo, un membro di Governo che risponde ad ogni stormir di fronda un po’ a tutti  (APAS, commercianti e preti annessi), ha subito replicato e con fare divinatorio, ha dichiarato che in casi di particolare rilevanza nazionale il decreto che si farà (?) prevederà i fuochi d’artificio. Ha paragonato, mi auguro inconsciamente, la Festa Nazionale della nascita della Repubblica di San Marino del 3 settembre con il Natale delle Meraviglie. Che meraviglia!

Per completare il quadro aspettiamo con ansia di sapere la composizione della delegazione che andrà a Dubai, all’Expò, quel luogo che per San Marino è una specie di pozzo di San Patrizio.  

Io dico che Totò questa volta s’incazza!

Augusto Casali