San Marino. L’ASTROLABIO – “Era prevedibile che…” di Augusto Casali

L’ex Segretario di Stato Augusto Casali

Anche se a tutt’oggi i cittadini sammarinesi nulla sanno in concreto in che cosa consista l’ipotetico Accordo di Associazione all’U.E., se non la pura propaganda esercitata in questi ultimi mesi e amplificata da “tromboni” compiacenti, tesa a porre in evidenza i possibili, eventuali, probabili vantaggi ma tacendo rigorosamente sui possibili, eventuali, probabili svantaggi, si continua a dire che entro l’anno il negoziato si concluderà. E quando saranno informati con esattezza i sammarinesi? Quando potranno capire costi e benefici reali di un eventuale accordo? Si ha intenzione di coinvolgerli nella scelta attraverso un referendum oppure l’accordo lo si vuole siglare sulla testa dei cittadini sui quali ricadranno inevitabilmente gli effetti?

Addirittura, è stato anche detto che la nuova maggioranza, scaturita dopo l’uscita di RETE dal Governo, sarebbe nata proprio per portare a termine i negoziati con l’Unione Europea. Ma qua il tempo stringe, mancano quattro mesi alla fine dell’anno, non sarebbe ora di mettere le carte in tavola e fare vedere a tutti come stanno le cose? 

Inoltre, proprio la settimana scorsa ho scritto sull’”Astrolabio” che gli articoli  10 e 11  (ovvero l’inserimento delle residenze fiscali non domiciliate) approvati in sede di assestamento di Bilancio dalla maggioranza in Consiglio Grande e Generale, rischiano di provocare una reazione degli organismi internazionali nonostante i numerosi sacrifici sostenuti da San Marino rispetto al percorso verso la trasparenza del sistema Paese.

Ebbene, neanche farlo apposta, ecco che un paio di giorni dopo la stampa estera e locale si occupano di una importante comunicazione da parte della Vigilanza, composta dai maggiori regolatori finanziari europei, i quali mettono in discussione proprio i negoziati in essere tra la Commissione Europea e Andorra, Monaco, San Marino, in quanto “potrebbero creare rischi significativi per i consumatori” europei. 

Ora, non credo che a livello europeo abbiano seguito i lavori consigliari di San Marino, spero. Ma se raffrontiamo il senso dell’intervento della Vigilanza con il contenuto delle disposizioni sulle residenze fiscali non domiciliate, il giudizio di coloro i quali hanno espresso preoccupazione per la contraddittorietà esistente tra l’azione di San Marino verso la trasparenza tenuta in questi anni e le potenzialità del provvedimento approvato sulle residenze, non è per nulla infondata.

E quando tutto questo diverrà di pubblico dominio, non credo, anche alla luce di quanto avvenuto a livello europeo, che porterà beneficio al negoziato in corso e neanche contribuirà a rendere più chiaro, all’interno di San Marino, il già nebulosissimo Accordo di Associazione all’U.E.

Spero, solo per avere il coraggio di esprimere un punto di vista, una convinzione, di non essere tacciato di tradimento perché, quando si portano avanti le cose in modo raffazzonato, pensando solo al potere piuttosto che agli interessi generali, cercando scorciatoie furbette che tanto furbe poi non sono, affrontando le questioni con esagerata autoreferenzialità, forse si difende molto meglio il Paese e la sua immagine, proprio denunciando errori, dilettantismi e improvvisazione. Anche perché, proprio se di mezzo c’è l’immagine e il benessere della collettività sammarinese, gli errori si possono sempre correggere per tempo. Basta volerlo! 

Augusto Casali