San Marino. L’ASTROLABIO” – Ha parlato l’Ambasciatore!” … di Augusto Casali

L’ex Segretario di Stato Augusto Casali

Il 7 agosto 2024 scrivevo un articolo su “Giornale.sm”, proprio su questa rubrica, dal titolo: “E il rapporto con l’Italia?”, in cui affermavo che “senza una informazione chiara e decisa nei confronti dei cittadini, si cominciano a disvelare alcuni dei contenuti del famigerato accordo di associazione all’U.E., e questo grazie a qualche eroico cittadino e giornalista, pratici nell’uso di Internet”.  inoltre, mi chiedevo, data l’esistenza della Convenzione Italo/Sammarinese del 1939 ed eventuali aggiornamenti, che ne sarà di questi accordi bilaterali attualmente in essere.

Un anno fa, 28 febbraio 2024, quindi in tempi assolutamente non sospetti, sempre su questa rubrica feci un altro articolo dal titolo: “Il rapporto con l’Italia”, in cui affermavo: “Il rapporto con l’Italia rimane prioritario e qualsiasi strada si  intraprenda non credo possa prescindere dalla soluzione di alcuni nodi cruciali, a partire dalla collaborazione con Banca d’Italia e mi auguro che nessuno pensi illusoriamente di scavalcare l’Italia con espedienti più o meno credibili – e aggiungevo – su questa materia “vietato essere superficiali!”

Arriviamo ai giorni nostri e i cittadini sammarinesi hanno dovuto sapere dall’Ambasciatore andorrano Vicenc Mateu, intervenuto a Radio Nacional, che le richieste italiane a San Marino ritardano l’accordo di associazione all’U.E. 

In particolare, l’Italia, sempre secondo l’Ambasciatore, ritiene che i controlli previsti nell’accordo di associazione e la regolamentazione del sistema finanziario non sarebbero sufficienti a garantire forzature così come è successo nel recente passato.

I rappresentanti del nostro Governo hanno in verità fornito spiegazioni rispetto alle dichiarazioni rilasciate dall’Ambasciatore di Andorra, ma sono sembrate lacunose ed impacciate.

Se le cose stanno veramente così c’è da rilevare che quanto prospettato in passato sulla necessità preliminare di rilanciare e consolidare il rapporto con l’Italia, prima di avventurarsi nella trattativa con l’U.E., sarebbe stato prudente e per nulla sbagliato.

Ma l’Ambasciatore Vicenc Mateu, nella sua intervista, ha confermato che Andorra terrà sul tema accordo un apposito Referendum, con il quale i cittadini andorrani potranno esprimersi e scegliere il proprio futuro. A San Marino, oltre a portare avanti la trattativa con l’U.E, senza una adeguata informazione nei confronti della cittadinanza, di Referendum, proprio non se ne parla.

Ora, dato che l’accordo di associazione era aperto a tutte le piccole realtà europee, ma che il Liechtenstein si è chiamato fuori da subito; Monaco si è sfilato, forte degli accordi raggiunti con la Francia; Andorra prudentemente ha annunciato la celebrazione di un referendum è davvero difficile comprendere perché anche a San Marino, vista la scarsa informazione fino ad oggi svolta nei confronti degli elettori, non si debba utilizzare lo strumento principe della democrazia diretta, il Referendum.

Tra l’altro, vista l’aria che tira dopo le prime mosse svolte successivamente alle elezioni presidenziali americane, probabilmente maggiore accortezza ed una maggiore informazione sarebbero state opportune, al fine di favorire la maggiore condivisione possibile delle scelte e dell’interesse della nostra Repubblica. 

Se si vuole, c’è tempo per recuperare!

Augusto Casali