San Marino. L’ASTROLABIO – “Il  Miracolo di Padre Pio” … di Augusto Casali

A San Marino dopo il danno subito dalle attività turistico-commerciali a causa della pandemia Covid, le Autorità Sammarinesi hanno autorizzato l’occupazione di suolo pubblico da parte di alcuni ristoranti e bar del centro storico. Naturalmente le autorizzazioni non tengono conto di criteri uguali per tutti, quindi qualcuno è cascato bene, qualcuno è cascato meglio e qualcun’altro è cascato male.

Sta di fatto che senza nessuna regola precisa ci ritroviamo con parcheggi, marciapiedi, vie e piazze, occupati da tavoli, sedie, ombrelloni, magari separati addirittura da una strada rispetto alla collocazione della sede dell’esercizio pubblico.

Ma quel che è peggio, è che ogni locale, visto che nessuno dice nulla, anzi dall’alto viene in qualche modo incoraggiato, si è sentito in diritto di dotarsi di impianti musicali amplificati e tutti, dalle 5 del pomeriggio all’una di notte, quando va bene, spara decibel ovunque, incuranti del danno provocato ai residenti e ai turisti che pernottano a nel nostro Paese, che ad una certa ora avrebbero diritto di riposare. San Marino è stata trasformata in pratica in una discoteca a cielo aperto, così da fare sembrare un lontano ricordo la nostra Repubblica pulita, tranquilla e sicura di un tempo. Solo in Citta’ sono operanti almeno cinque pseudo discoteche a cielo aperto, le quali peraltro, data anche la modesta qualità artistico-musicale prodotta, non attraggono di certo turisti a San Marino, ma sono frequentati da sammarinesi che in questa estate caldissima, dopo mesi di lockdown, sono saliti in centro storico per respirare un poco di aria più fresca. 

Ma nonostante la maggior parte di essi ad una certa ora se ne tornino a casa propria per riposare, dopo le ore 24,00 imperterriti rimangono solo “i casinari”. quelli “da una vita “spericolata”, mentre la musica continua a tutto decibel. Tanto chi se ne frega?! I “capi” si rifanno ad una deliberina del Congresso di Stato di qualche anno fa che prevede che ogni disturbo alla quiete pubblica cessi all’una del mattino. Peccato che le leggi dello stato, compreso il Codice Penale, dicano altro e, lo sanno anche i bambini, una delibera sfornata dal Congresso di Stato a fronte di una legge sammarinese emanata dal Consilio Grande e Generale, è carta straccia!

Ma tant’è! Questa è l’impronta della illuminata politica turistica odierna e quindi tutti pensano, in questo nostro Paese, di poter fare tutto ciò che vogliono, anche a discapito del sacrosanto diritto al riposo e alla quiete pubblica.

In questa specie di Far West, durante il Campionato Europeo di Calcio, sullo Stradone, in una appendice del suolo pubblico, è stato montato addirittura uno schermo di fortuna. Giocava l’Italia, la quale ha vinto la partita. A quel punto è scattata la gazzarra: urli, canti e, ripeto, sullo stradone, con le case a 20 metri di distanza, addirittura sono stati accesi fuochi d’artificio.

Un contenitore di quei fuochi è entrato nella finestra di una famiglia che abita nel caseggiato di fronte. Ora è da chiarire se il razzo, inavvertitamente, spero, sia entrato nell’abitazione o se dopo averlo sparato, l’involucro sia stato volutamente gettato dentro la finestra. Nell’uno o nell’altro caso non c’è giustificazione a tali comportamenti che denotano un alto grado di irresponsabilità e scarso senso civico.

Sta di fatto che il contenitore di fuochi artificiali è entrato nella stanza dove una signora stava guardando la televisione. Fortunatamente sopra un mobile c’era una statua di Padre Pio e il residuo del fuoco artificiale è stato fermato dalla mano tesa della statua del Santo e non ha colpito l’ignara signora.

Il fatto non è stato denunciato per la mitezza della stessa signora protagonista suo malgrado della vicenda. 

Ed ora possiamo anche ridere per il bizzarro fatto, visto che nessuno si è fatto male. Ma se fosse successo qualcosa alla signora che cosa staremmo a dire ora? Vi sembrano comportamenti sopportabili? Dobbiamo aspettare l’incidente serio per fare cessare questi comportamenti selvaggi e irrispettosi del prossimo? 

I cittadini non possono stare ostaggi di chi fa sfoggio di certe bravate e le Autorità competenti farebbero bene ad intervenire per tempo, anziché tergiversare.

L’episodio narrato non è stato denunciato, come già detto, ma andava reso pubblico, in modo tale che ogni cittadino si senta un po’ responsabile nel pretendere nella vita di tutti i giorni un Paese normale, tranquillo e sicuro.