
Le risultanze della Commissione d’Inchiesta sono giunte attraverso una relazione accettata e firmata dai rappresentanti di tutte le forze politiche presenti nel Consiglio Grande e Generale. Si tratta di più di 300 pagine che andranno analizzate attentamente e dettagliatamente perché contribuiranno a ben chiarire gli ultimi 10/15 anni di vita politico-finanziaria sammarinese; l’inizio della nuova era che ha spazzato via la vecchia classe politica per fare posto al nuovo; che ha contribuito a demonizzare la politica; che ha prodotto lo snaturamento dei partiti tradizionali se non addirittura l’estinzione.
Ma anche da una prima analisi della relazione finale è facile rendersi conto della gravità dei fatti accaduti, una vera galleria degli orrori, in cui si mescolano politici, o pseudo tali, usati come marionette da Commissari della legge, o pseudo tali, che a loro volta sono funzionali al potere economico locale, peraltro fortemente condizionato dal potere economico esterno. Peggio di così è davvero difficile ipotizzare.
Che alcuni politici nostrani fossero legati a doppio filo ad imprenditori sammarinesi lo si sapeva da anni, anche se vederlo comprovato nero su bianco fa sempre un certo effetto. D’altronde la storia comincia da lontano perché i protagonisti di oggi hanno avuto maestri che hanno lasciato il segno per quanto riguarda il disprezzo per il bene comune. E’ gente allevata al carrierismo, al potere per il potere, ai soldi, in barba ai principi, ai valori e alle dottrine delle loro forze politiche di provenienza usate, da loro e prima dai loro maestri, come semplici paraventi dietro i quali celare la loro vera natura. E con elettori un po’ distratti, sempre plaudenti e, haimè, votanti, a discapito dei più veri ed onesti.
Così non possiamo sorprenderci, anzi possiamo addirittura meglio comprendere come dalla sera alla mattina d’incanto un consigliere possa ritrovarsi in tasca il 5% di un terreno agricolo del valore di un paio di milioni di euro. Personalmente ho fatto parte del Consiglio Grande e Generale per 26 anni, ne ho viste tante ma una cosa del genere non mi era mai capitata! E poi, magari, rompere gli accordi nel momento in cui sfuma il promesso e tanto agognato scranno nel Congresso di Stato.
Certo che vedere un giovane politico che ha ricoperto l’incarico di segretario di un partito dalla storia gloriosa ed è stato Segretario di Stato di questo Paese, usato come un “bòcia” da un magistrato infedele fa davvero male. E mi chiedo come possa essersi ridotto così e mi dico che forse l’arcano sta tutto in quella sentenza di archiviazione della famosa vicenda di tentata compra vendita di voti nelle elezioni del 2012, meglio conosciuta come vicenda “Carrirolo”, ignorata sorprendentemente quasi da tutti, anche dai moralisti più rigorosi. Ma mi chiedo anche come abbiano fatto tutti gli altri componenti del Governo di allora a non accorgersi dello strano comportamento poco “confuortante” del loro collega. Possibile? Comunque sia, nell’uno o nell’altro caso, e non saprei quale sia il peggiore, da chi siamo mai stati governati in quel periodo?!
Ma che dire del magistrato coinvolto in questa brutta vicenda, lui che sembrava dovesse salvare il mondo. Su chi esercita la giustizia non dovrebbe addensarsi neppure l’ombra del dubbio, eppure si evince del suo operato nella relazione finale della Commissione d’Inchiesta: giustizia messa al servizio di interessi particolari; personaggi scomodi tolti di mezzo con l’apertura di procedimenti, ordinanze e perquisizioni finiti con l’archiviazione ma utili a togliere di mezzo gli avversari al momento giusto; false testimonianze sotto giuramento. Comportamenti che portano discredito all’intero Tribunale e alla sua credibilità già minata da uno scontro interno che dura ormai da anni e che va risolto con interventi drastici e tempestivi.
Occorre leggere però molto attentamente la relazione, anche tra le righe, perché il fatto che la sua approvazione sia stata unanime avrà di certo favorito qualche compromesso di cui nulla ovviamente traspare. Ad esempio: si è tentato di alleggerire la posizione di taluni? I beneficiari del 5% del terreno agricolo erano quattro come scritto o erano 5 come si sente dire?
Insomma, tutto va valutato con molta attenzione perché la Relazione Finale della Commissione d’Inchiesta e i fatti che in essa sono trattati, possono davvero costituire la nuova cartina di tornasole e può aiutare i sammarinesi a liberarsi da gruppi egemoni, facendo però ben attenzione a non cadere nelle grinfie di altri che probabilmente già in questo momento sono in agguato!
Augusto Casali