San Marino. L’ASTROLABIO – “La Vicenda Tariffe … sempre più intollerabile!” … di Augusto Casali

L’unica cosa certa nella intricata vicenda degli aumenti delle bollette di gas ed energia elettrica, è che non ci saranno aumenti del 104% al 120% così come annunciato improvvidamente, non da uno qualunque, ma dal Segretario di Stato competente.

Un fulmine a ciel sereno che si è abbattuto improvvisamente sui cittadini, i quali, di fronte a tale prospettiva, si sono preoccupati non poco.

L’Autorità per l’Energia si è affrettata a dichiarare che avrebbe operato in piena autonomia e anche l’Esecutivo ha subito innestato la marcia della prudenza, lasciando in mezzo al guado chi ha procurato l’allarme generale.

Alla fine l’Autorità per l’Energia ha comunicato quali dovrebbero essere gli aumenti, che risultano ben lontani, fortunatamente, dalle cifre annunciate. Ma anche tali aumenti sembrano, sulla base di dati resi frammentariamente noti in varie occasioni ufficiali, senz’altro da rivedere.

Infatti, l’impatto sulle famiglie già provate dall’aumento dei generi di primaria necessità, dagli effetti della guerra e in particolare alcune categorie di lavoratori, dalle conseguenze di più di due anni di pandemia, sarebbero pesantissime ed andrebbero ad erodere il potere di acquisto dei sammarinesi, già enormemente indebolito negli ultimi 10 anni.

L’economia del nostro Paese potrebbe riscontrare un contraccolpo negativo non indifferente e i danni prodotti nel tessuto sociale di San Marino potrebbero provocare reazioni incontrollate, anche a fronte delle spese sostenute da alcune Segreterie di Stato per cose inutili, pretestuose e spesso evitabili.

Nel frattempo però sul tema ne abbiamo sentite dire di tutti i colori: numeri al lotto forniti dalle istituzioni; numeri diversi emanati da diverse istituzioni; rivelazioni solo di parti del segretissimo contratto stipulato dall’AASS con i fornitori di gas, che non è dato di conoscere; accuse di superficialità tornate subito al mittente; screzi a livello di maggioranza; conferenze pubbliche riuscite male che anziché chiarire hanno, se possibile, ancor più confuso; vaghi appelli a fare un non meglio identificato e vago sistema rispetto ad una cosa che di suo non sta in piedi;  imbarazzo generale per come la cosa è stata gestita.

Quello che ancora non si è ben capito è come mai, un’azienda che produce e si fa pagare i servizi erogati, in attivo assai consistente qualche tempo addietro, sia ora in passivo; come sia stato possibile presentare un bilancio con, se non ricordo male, un passivo di 25 Milioni di euro e la settimana successiva ridurre il passivo a 5 Milioni, nell’indifferenza quasi generale; come sia stato possibile non cautelarsi per quanto riguarda gli aspetti fondamentali per l’AASS, vale a dire luce, gas e acqua, e ci si sia avventurati in imprese legate al mondo delle telecomunicazioni spendendo milioni e accumulando materiale forse ormai inservibile ancora per svariati milioni di euro.

Torno a ripetere che su questi fatti andrebbe aperta una Commissione d’Inchiesta Consiliare, per verificare come e perché tutto ciò sia avvenuto e se ci siano state responsabilità politiche o amministrative. 

Insomma, gli utenti andrebbero tutelati, visto e considerato che, comunque la si pensi, quello che è certo è che i sammarinesi, secondo qualcuno, dovrebbero essere utilizzati come bancomat dell’AASS, cioè dell’azienda che dovrebbe essere al servizio dei cittadini. 

Augusto Casali