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  • San Marino. L’ASTROLABIO – “L’Associazionismo “Storico” va tutelato” … di Augusto Casali

    Le varie associazioni culturali che operano in una realtà locale, sono ovunque particolarmente importanti, perché favoriscono la cultura democratica, dell’universalità e della solidarietà sociale, rafforzando i legami fra le persone e, spesso, forniscono continuità delle tradizioni.

    San Marino non fa eccezione, anzi per il nostro Paese, la Repubblica più piccola del mondo, è fondamentale mantenere in vita le tradizioni che promuovono il senso della  continuità, infatti, ci si unisce per celebrare e onorare la nostra storia condivisa fornendo il senso delle nostre radici, della appartenenza, e della nostra identità, quest’ultima, bene di inestimabile e non barattabile valore, come ci insegna la stessa storia della Repubblica di San Marino.

    Nella nostra realtà esistono tante associazioni e gruppi culturali che via via sono nati a San Marino, ma ce ne sono alcuni “storici”, che hanno aperto la strada e da cui poi sono discese tutte le altre realtà. Nel campo della tradizione, del folklore e dell’iconografia c’è la Federazione Balestrieri Sammarinesi; nel campo del Teatro esiste da tempo il Piccolo Teatro Arnaldo Martelli; nel campo della musica, oltre alla Banda Militare, che già di per sé occupa uno spazio rilevante, opera la Corale di San Marino. Ecco, io credo che queste realtà meritino il riconoscimento e la considerazione, da parte di chi è via via chiamato a reggere le sorti del nostro Paese.

    E’ necessario anche mettere in evidenza che la vita delle associazioni è costellata di piccoli e grandi ostacoli. A cominciare dalla burocrazia esasperata presente negli uffici della P.A. e dagli obblighi previsti dalle leggi vigenti sulle associazioni che spesso fanno di tutta l’erba un fascio e non tengono conto della realtà, a volte modesta, che viene regolamentata in modo davvero eccessivo.

    Io credo invece che si debba cercare di porre le associazioni culturali nella condizione  di poter operare nel modo più snello possibile, distinguendo le attività locali rispetto alle attività professionistiche che vengono da fuori territorio. Non è possibile infatti pretendere da chi opera togliendo tempo a tutto il resto, per passione e non certo per un vantaggio personale, lo stesso trattamento giustamente preteso da organizzazioni che in modo professionale vivono della loro attività.

    In particolare, tale atteggiamento deve essere tenuto nei confronti di quelle realtà “storiche” che sono sul campo da decine e decine di anni e che traggono origine da accadimenti avvenuti ancor più addietro nel tempo.

    Insomma, il patrimonio di realtà volontaristiche, fatte di passione, di attaccamento alle tradizioni, di storia vissuta, costituisce la spina dorsale della nostra società, che va coltivata e preservata nel tempo, affinchè possano continuare a regalare, ognuno a modo suo, altri esaltanti momenti di concordia cittadina.  

    Sono convinto che l’attuale Segretario competente per la cultura, che sempre ha dimostrato attaccamento al proprio Paese, non mancherà di svolgere una attenta riflessione su di un tema che solo apparentemente potrebbe essere classificato minore, ma che riguarda un segmento non trascurabile della vita sociale della Repubblica di San Marino.   

    Augusto Casali